Infamata dall’accusa di essere una Organizzazione non Lucrativa di Utilità Sociale riconosciuta dallo Stato senza averne sostanzialmente diritto, e di fare “un bel business incassando dei bei soldoni” per gli animali sequestrati per maltrattamenti, la LAV ha fatto valere i suoi diritti, ottenendo l’odierna condanna a quattro mesi di reclusione per diffamazione, emessa dal Tribunale di Rimini nei confronti di un giornalista del sito dell’Ente Nazionale Circhi
A dicembre 2010, in due articoli pubblicati sul sito circo.it, era stata messa in atto, infatti, una grave violazione all’immagine dell’associazione animalista, attraverso pretestuose affermazioni, nell’intento di creare discredito della LAV e svilirne l’attività quarantennale a tutela degli animali, compresi quelli utilizzati ancora dai circhi.
Il giornalista autore degli articoli inoltre, non teneva conto di chiare ed esaustive risposte ufficiali a pretestuose interrogazioni parlamentari presentate da un senatore ora non più in carica.
“Gli animali sequestrati in tutta Italia e dati, dall’Autorità giudiziaria, in affidamento alla LAV – come ha preso atto anche il Tribunale con tanto di copiosa e incontestabile documentazione – sono in carico esclusivamente alla generosità dei sostenitori della nostra Associazione: nessun euro è mai stato infatti versato dal Ministero della Salute per le sanzioni pecuniarie previste dalla Legge 189 del 2004, facendo peraltro risparmiare lo Stato sulle dovute spese di giustizia – dichiara Gianluca Felicetti, Presidente LAV – Siamo soddisfatti della condanna, che ora dovrà portare alla cancellazione degli articoli incriminati, a tutela dei nostri attivisti e associati.
I circensi, compresi il presidente dell’Ente Circhi, Buccioni, e il presidente del Club Amici del Circo, Mocellin, che avevano testimoniato la scorsa settimana a favore del giornalista oggi condannato, se ne devono fare una ragione”.
“È stato Infine disposto il rinvio in sede civile della quantificazione dei danni alla LAV – conclude Felicetti – i cui proventi investiremo, ovviamente, in attività di cura e custodia degli animali sequestrati nei circhi e per l’attuazione della Legge delega, che dispone il prossimo graduale superamento dell’uso degli animali negli spettacoli viaggianti”.
7 dicembre 2018