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Domenica 1 novembre open day con ingresso gratuito alla mostra “I disegni giovanili di Le Corbusier. 1902-1916” – Teatro dell’Architettura Mendrisio. Fino al 24 gennaio 2021

A cura di Danièle Pauly Prossimi appuntamenti:  domenica 6 dicembre, domenica 3 gennaio e domenica 24 gennaio Fino al 24 gennaio 2021 Teatro dell’architettura Mendrisio Mostra promossa da Fondazione Teatro dell’architettura. Con la collaborazione dell’Accademia di architettura dell’Università

Le-Corbusier-Mostra
A cura di Danièle Pauly
Prossimi appuntamenti:  domenica 6 dicembre, domenica 3 gennaio e domenica 24 gennaio
Fino al 24 gennaio 2021 Teatro dell’architettura Mendrisio

Mostra promossa da Fondazione Teatro dell’architettura. Con la collaborazione dell’Accademia di architettura dell’Università della Svizzera italiana.

Domenica 1 novembre 2020 al via il secondo appuntamento con gli speciali open days ad ingresso gratuito dalle ore 14.00 alle 18.00 (ultimi ingressi ore 17.30) per visitare la mostra “I disegni giovanili di Le Corbusier. 1902-1916” – promossa dalla Fondazione Teatro dell’architettura, con la collaborazione dell’Accademia di architettura dell’Università della Svizzera italiana a Mendrisio – in corso presso il Teatro dell’architettura Mendrisio.

Per partecipare è necessario prenotarsi scrivendo all’indirizzo e-mail [email protected] o chiamando il numero 058 666 58 67.

Prossimi appuntamenti in programma: domenica 6 dicembre, domenica 3 gennaio e domenica 24 gennaio .

Le-Corbusier-MostraL’ampia rassegna, con più di ottanta disegni originali inediti provenienti da collezioni private e pubbliche svizzere e con numerose riproduzioni di disegni provenienti dalla Fondation Le Corbusier di Parigi, è stata organizzata in occasione della pubblicazione del primo volume del Catalogue raisonné des dessins de Le Corbusier, curato da Danièle Pauly, edito da AAM-Bruxelles in coedizione con la Fondation Le Corbusier e con il contributo della Fondazione Teatro dell’architettura di Mendrisio. La mostra resterà aperta al pubblico fino al 24 gennaio 2021.

La mostra La mostra, a cura di Danièle Pauly, è dedicata ai disegni che il giovane Le Corbusier eseguì tra il 1902 e il 1916: dall’anno del suo ingresso nell’Ecole d’arts appliqués di La Chaux-de-Fonds, sua città natale, a quello che precede il suo definitivo trasferimento in Francia e l’avviamento dello studio d’architettura a Parigi.

La quasi totalità dei disegni esposti appartengono a collezioni private e pubbliche svizzere e sono in gran parte inediti: il pubblico avrà così per la prima volta l’opportunità di conoscere un eccezionale corpus di documenti rari. Completa la mostra una serie di riproduzioni di disegni originali e di carnet di viaggio eseguiti da Le Corbusier nello stesso periodo.

Il Teatro dell’architettura accoglie dunque il racconto di ciò che ha determinato la nascita di una vocazione che il giovane Charles-Edouard Jeanneret, il futuro architetto Le Corbusier (1887-1965), pensava all’inizio essere quella di pittore. Fattore determinante per la sua formazione saranno in primo luogo, tra il 1902 e il 1907, gli studi nella scuola di arti applicate nell’ambito dell’orologeria e dell’architettura, influenzati da un maestro carismatico come Charles L’Eplattenier, un pittore che si ispirava alle idee di John Ruskin e al movimento Arts and Crafts.

Le-Corbusier

Paesaggio con montagne azzurre, 1910, mina, acquerello e gouache su carta vergata, firmato e datato “Ch. E. Jt./A Munich 1910”, coll. Éric Mouchet, Parigi, fotografia © Éric Mouchet

In seguito contribuiranno in modo determinante alla formazione della sua personalità sia l’esperienza nell’atelier di Auguste Perret tra il 1908 e il 1909 e la frequentazione assidua dei musei di Parigi, sia l’incontro con gli architetti delle avanguardie europee dell’inizio del XX secolo ma anche, incoraggiato dal suo mentore William Ritter, i viaggi di studio tra il 1907 e il 1911, che si concludono con il lungo viaggio in Oriente, un’esperienza che influenzerà profondamente i suoi progetti negli anni a venire.

Le opere selezionate in mostra dimostrano l’importanza che fino dagli esordi Le Corbusier ha attribuito al disegno: un modo per avvicinarsi alla realtà e uno strumento di osservazione, come ad esempio gli studi sulla natura che ha realizzato dal 1902 al 1905 durante i primi anni di scuola. Il disegno è dunque per il giovane Charles-Edouard Jeanneret uno strumento di analisi e di ricerca, come emerge dai fogli realizzati nei musei parigini, o nei primi disegni di architettura prodotti La Chaux-de-Fonds tra il 1905 e il 1907. Schizzi e disegni sono infine per Le Corbusier sia uno strumento al servizio della memoria, eseguiti su taccuini nel corso dei suoi viaggi, ma anche occasione di espressione lirica, come testimoniano i suoi acquerelli, i gouaches di paesaggi e di nudi femminili realizzati dopo il suo ritorno in Svizzera nel 1912.

La mostra si articola in più sezioni, a partire dagli anni di formazione scolastica, caratterizzata da meticolosi disegni a matita con soggetti naturalistici, piccoli acquerelli di paesaggi, studi decorativi per oggetti di artigianato con motivi Art Nouveau, al periodo dei viaggi con i soggiorni nelle capitali europee: il viaggio in Italia del 1907 dedicato allo studio del Medioevo e alla pittura della scuola ‘primitiva’ italiana; il soggiorno a Parigi nel 1908-1909 con l’apprendistato nell’atelier dei fratelli Perret, gli studi su Notre-Dame e i disegni realizzati nei numerosi musei della città.

Nel 1910 il viaggio in Germania, con un periodo da apprendista nell’atelier berlinese di Peter Behrens e un tour che tocca diverse città tedesche e nel 1911, in ultimo, il lungo viaggio iniziatico in Oriente.

Le-Corbusier

Notre-Dame de Paris, galleria superiore, 1908 , mina, carboncino e inchiostro diluito su carta color bistro, datato “juin 08”, coll. privata, Svizzera, fotografia © Éric Gachet

L’ultima sezione della mostra racconta del ritorno a La Chaux-de-Fonds (1912-1916), periodo durante il quale Le Corbusier insegna, intraprende l’attività di architetto e si dedica alla pittura e al disegno di una serie di paesaggi, ritratti, scene di famiglia, di nudi femminili e di nature morte, che già preannunciano i soggetti della seconda fase della sua produzione artistica, dove prevarrà il lavoro di ispirazione purista.

Le Corbusier 1902-1916  Le Corbusier, pseudonimo di Charles-Édouard Jeanneret-Gris (1887 –1965), uno dei più grandi architetti e urbanisti della storia dell’umanità, è stato anche pittore e scultore. Figlio di Georges-Eduard Jeanneret-Gris, incisore e smaltatore di orologi e di Maria Carlotta Amelia Jeanneret-Perret, musicista, si forma all’Ecole d’arts appliqués di La Chaux-de-Fonds per seguire una formazione d’incisore cesellatore di casse d’orologio. Durante questo periodo frequenta corsi di disegno e di decorazione assieme a un corso superiore di decorazione d’interni. Inizialmente deciso a intraprendere la carriera di pittore, il giovane Jeanneret, su consiglio di Charles L’Eplattenier, inizia anche a seguire un corso di architettura che lo avvicinerà al mondo della professione. Nel 1907, al termine degli studi, inizia un viaggio in Europa: in Italia, dove scopre l’architettura medievale; in Austria, dove conosce i lavori della Wiener Werkstätte ed entra in contatto con gli ambienti della Secessione viennese; in Francia, dove collabora come disegnatore nell’atelier dei fratelli Perret a Parigi; in Germania, dove incontra personalità come William Ritter, Theodor Fischer, Heinrich Tessenow, Hermann Mthesius, Bruno Paul, e dove lavora nello studio di Peter Behrens a Berlino. Nel 1911, assieme ad Augusto Klipstein, allora studente di storia dell’arte, parte per un lungo viaggio in Oriente, facendo tappa a Praga, Vienna, Budapest, Belgrado, Bucarest, Tarnovo, Gabrovo, Kasanlik, Istanbul, il Monte Atos ed Atene. Sulla via del ritorno per la Svizzera Le Corbusier passa di nuovo dall’Italia visitando Napoli, Pompei, Roma, Firenze, la Certosa di Galluzzo e Pisa. Nel corso del viaggio in Oriente realizza centinaia di disegni e schizzi, contenuti nei famosi carnet ricchi di annotazioni. In seguito, dal 1912, Le Corbusier si ristabilisce a La Chaux-de-Fonds dove comincia ad insegnare Composizione decorativa e Composizione architettonica nella nuova sezione dell’Ecole d’arts appliqués e inizia a praticare l’architettura negli Ateliers d’Art Réunis. Nello stesso anno i suoi genitori gli commissionano il progetto per la loro casa al Pouillerel. Tra il 1915 e il 1916 soggiorna nel Landeron, dove si è stabilito William Ritter, compie diversi viaggi a Parigi e lì con Max Du Bois progetta le case prefabbricate in cemento armato modello Dom-Ino. In seguito incontrerà a Lione Tony Garnier e qualche mese dopo, nel gennaio 1917, si stabilisce a Parigi per aprire il suo primo atelier d’architettura.

Dnanièle Pauly Danièle Pauly è una storica dell’arte, ha conseguito il dottorato all’Université des Sciences Humaines de Strasbourg ed è professoressa onoraria presso l’Ecole nationale supérieure d’Architecture di Paris-val-de-Seine. Negli anni ha concentrato la sua ricerca in particolare sul lavoro di Le Corbusier, sulla scenografia per il teatro e sull’architettura messicana. Dopo le prime pubblicazioni, tra cui Ronchamp, lecture d’une architecture (Pu de Strasbourg, 1980), la curatela di mostre come Le Corbusier et la Méditerranée (Centre de la Vieille Charité, Marsiglia, 1987) e la sezione sull’opera artistica di L’aventure Le Corbusier (Centre Pompidou, Parigi, 1987), Danièle Pauly si è dedicata negli ultimi anni alla ricerca sull’opera grafica dell’architetto svizzero, con le esposizioni Le Corbusier, le dessin comme outil (Nancy, 2006-2007), Le Corbusier. Le jeu du dessin (Antibes-Münster, 2015-2016) e Le Corbusier. The Paths to Creation (Seoul, 2016-2017), pubblicando vari saggi tra cui: Le Corbusier. Albums d’Afrique du Nord nel 2013, Ce labeur secret, Le Corbusier et le dessin nel 2015 e nel 2018 Le Corbusier. Drawing as Process, pubblicato dalla Yale University Press. È autrice del Catalogue raisonné des dessins de Le Corbusier, di cui il primo volume è stato pubblicato alla fine del 2019.

Il catalogo in mostra
“Catalogue raisonné des dessins de Le Corbusier”
Tome I, 1902-1916
a cura di Danièle Pauly

Tra ottobre 1902 e maggio 1965, Le Corbusier produce diverse migliaia di disegni e schizzi. Circa 5.000 di questi sono conservati presso la Fondation Le Corbusier, i restanti in collezioni pubbliche e private. A partire dal 2019 AAM Editions (Parigi-Bruxelles), in collaborazione con la Fondation Le Corbusier, hanno intrapreso un ambizioso progetto per la pubblicazione del catalogo ragionato dei disegni dell’architetto in quattro volumi. Il primo tomo in vendita in mostra, uscito a dicembre 2019, è dedicato al periodo della formazione e dei viaggi (1902-1916), fino alla definitiva partenza di Le Corbusier per Parigi all’inizio del 1917.

AAM Editions Bruxelles / Fondation Le Corbusier
con il sostegno di:
Centre National du Livre, Parigi
Fondazione Teatro dell’architettura, Mendrisio
32 x 24 cm, 304 pagine, cartonato, 968 illustrazioni, b/n e colore, edizione in lingua francesePrezzo in mostra 50 CHF/Euro – Prezzo in libreria 58 CHF/Euro

Living Le Corbusier
L’Accademia di architettura dell’Università della Svizzera italiana, in collaborazione con MDFF-Milano Design Film Festival, promuove la rassegna “Living Le Corbusier”, una selezione di filmati realizzati tra il 1966 e il 2018 da registi francesi, italiani, svizzeri e tedeschi dedicati all’opera del rinomato architetto svizzero e che potranno essere visionati dal 19 settembre 2020 al 24 gennaio 2021 nella Galleria al secondo piano del Teatro del’architettura di Mendrisio.

Il Teatro dell’Architettura a Mendrisio
Il Teatro dell’architettura Mendrisio, sorto all’interno del Campus dell’Accademia di architettura – Università della Svizzera italiana, è stato progettato dall’arch. Mario Botta, promosso e realizzato grazie al lavoro congiunto dell’Università della Svizzera italiana e della Fondazione Teatro dell’architettura, al fine di offrire uno spazio di dialogo privilegiato per il dibattito culturale sull’architettura, la città, il paesaggio.

Accanto all’attività didattica e di ricerca svolte all’interno dell’ateneo, questa iniziativa intende rafforzare l’offerta formativa con mostre, seminari e attività per dare visibilità ai nuovi interessi transdisciplinari che sempre più intervengono nel processo progettuale e che ridefiniscono il ruolo sociale dell’architettura.

Il Teatro dell’architettura agisce anche come piattaforma di interscambio con altre istituzioni che hanno fatto delle istanze della cultura contemporanea il proprio campo di interesse.

Musei d’arte del mendrisiotto
Nel 2020 il Teatro dell’architettura Mendrisio, assieme al Museo Vincenzo Vela di Ligornetto, alla Pinacoteca Giovanni Züst di Rancate, al m.a.x. museo di Chiasso e al Museo d’arte Mendrisio, hanno attivato la rete dei Musei d’Arte del Mendrisiotto (MAM) con l’obiettivo di rafforzare la visibilità, promuovere la conoscenza e valorizzare la presenza delle istituzioni stesse, sottolineandone la diversità, la ricchezza e la complementarietà delle loro offerte culturali (pittura, scultura, architettura, design, grafica e fotografia) sia a livello regionale e nazionale, sia sul piano internazionale.

Per incoraggiare il pubblico a spostarsi sul territorio e a visitare i musei del Mendrisiotto, in occasione della promozione della rete e a partire da settembre 2020, i cinque partner offrono ai loro visitatori la Carta MAM: acquistando il biglietto d’ingresso in uno dei cinque musei, il visitatore riceverà in omaggio la carta con la quale potrà in seguito beneficiare sempre, negli altri musei della rete, di una riduzione di 2.- CHF per l’ingresso o per l’acquisto di prodotti nei vari bookshop (a partire da una spesa di 5.- CHF).

I disegni giovanili di Le Corbusier. 1902-1916

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