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Rifiuti come ricchezza e germoglio per nuove idee. Focus sulla carta e sulla creatività green al Forum La città del futuro

All’evento di Road to green, in collaborazione con UNIRIMA, l’importanza di riciclare per abbattere la CO2 Al termine dell’evento, la premiazione dei papillon green, artigianali e made in Italy Botai, che si è aggiudicato il contest

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All’evento di Road to green, in collaborazione con UNIRIMA, l’importanza di riciclare per abbattere la CO2
Al termine dell’evento, la premiazione dei papillon green, artigianali e made in Italy Botai, che si è aggiudicato il contest #roadtogreen

Rifiuti come problema o risorsa? Questa la domanda al centro del Forum La città del futuro, di Road to green 2020, associazione per la promozione della sostenibilità ambientale, quest’anno organizzato in collaborazione con UNIRIMAUnione Nazionale Imprese Recupero e Riciclo Maceri. Spesso quando si parla di rifiuti, si pensa a qualcosa di scarto, inutile, da mettere da parte e da nascondere. La cicrcular economy ci ha insegnato che i rifiuti possono essere, invece, visti come una fonte di ricchezza. Riuso, riciclo e tutela delle materie prime, dunque, dovrebbero essere i pilastri portanti della nostra società.

Sono intervenuti nel corso della conferenza stampa Elena De Santis, Assessora a Scuola, Cultura, Sport e Politiche Giovanili del Municipio VII di Roma Capitale, Barbara Molinario, Presidente di Road to green 2020 e ideatrice dell’evento, l’ingegner Francesco Sicilia, Direttore Generale di UNIRIMA e invitato permanente nel Consiglio di Amministrazione di Comieco, e la dottoressa Michela Monaco, psicologa e designer di bijoux eco friendly partendo da prodotti di scarto.

La-città-del-futuro-Papillon BotaiAd aprire i lavori, i saluti istituzionali dell’Assessora De Santis, che ha ringraziato Road to green 2020, per l’impegno nella divulgazione delle tematiche legate alla sostenibilità: “Ringrazio Road to green 2020 e Barbara Molinario per l’opportunità offerta e per aver scelto di festeggiare un momento così importante di un percorso verso la sostenibilità che l’Associazione porta a vanti da tempo. Spero che per alcuni di voi essere qui oggi nel Parco degli Acquedotti, presso il Casale di Tor Fiscale, sia un’occasione per conoscere un angolo del nostro municipio, il più popoloso di Roma, quasi una città nella città.”

“L’economia circolare oggi non è più una scelta possibile, ma è l’unica scelta possibile per poter puntare ad uno sviluppo economico e sociale sostenibile e duraturo. – Ha dichiarato Barbara Molinario – È importante che le strategie di sviluppo economico vengano progettate a partire da un’economia circolare e più sostenibile, anche nell’ottica del perseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’agenda 2030 dell’Onu. Dieci anni non sono poi tanti. Sono molti gli argomenti sul piatto delle Istituzioni, ma anche la società civile deve fare la sua parte adottando comportamenti adeguati. Il problema dei rifiuti è spesso all’ordine del giorno, soprattutto nelle grandi città come Roma. Raccogliere, gestire, trasportare e smaltire tutti i rifiuti urbani non è semplice e, di certo, non è economico. Queste montagne di rifiuti sono considerate un problema e un peso per la società, ma, in un’ottica di circolarità, possono diventare una risorsa economica”.

La-città-del-futuro-Stefano Grasso

Stefano Grasso

“Il nostro è un paese povero di materie prime e l’economia circolare è in grado di dare una risposta a questa peculiarità poiché le materie prime secondarie possono sostituire la materia prima tradizionale. Quando si recuperano materie prime secondarie si risparmia anche CO2, con enormi benefici per l’ambiente ecco perché è fondamentale supportare l’innovazione tecnologica degli impianti di recupero dei rifiuti. La sfida per il futuro è cercare di ottimizzare i nostri consumi, investire in prevenzione e sostenere l’economia circolare” ha dichiarato l’Ing. Francesco Sicilia, che al termine della conferenza ha ricevuto il Road to green Award, un riconoscimento assegnato a persone che si siano distinte per le loro attività nel campo del sociale e della promozione della cultura.

Recupero e riuso non solo a supporto dell’economia e dell’ambiente, ma anche per stimolare la creatività e il pensiero libero, a partire già dall’infanzia. Una creatività sostenibile che Michela Monaco, cerca di favorire nei suoi laboratori: “C’è un bisogno di una maggior sensibilizzazione, cercare di insinuare dei pensieri nuovi e cercare di cambiare le abitudini. È bello vedere come attraverso l’utilizzo di un materiale passi la personalità di chi lo usa, infrangendo le regole e creando qualcosa di nuovo. Io faccio spesso laboratori con bambini, non sono percorsi clinici, ma liberi e creativi, nei quali li lascio esprimere come vogliono. Metto a loro disposizione oggetti e materiali diversi, senza indirizzarli su come vadano usati. In questo modo, ognuno di loro impara a guardare oltre l’oggetto e il suo utilizzo principale”.

Al termine della conferenza stampa, si sono tenute le presentazioni dei progetti dei finalisti di #roadtogreen, il contest annuale rivolto ai creativi green bandito dall’associazione Road to green 2020 in collaborazione con l’Accademia del Lusso di Roma.

Sono i papillon Botai, del creativo designer campano di Ariano Irpino (AV) Stefano Grasso, che si è aggiudicato la vittoria dell’edizione 2020 del contest. I papillon sono tutti pezzi unici e sostenibili dal punto di vista ambientale, realizzati a mano con materiale naturale e di recupero, come legno e resine, vinili e stoffe, tutti dipinti con colori naturali. Tutto viene realizzato a mano nel pieno rispetto della sostenibilità ambientale. Dai modelli più classici a quelli più eccentrici, le proposte di Grasso hanno convinto unanimemente la giuria, composta da esperti di moda, tendenze e design dell’Accademia del Lusso di Roma.

Menzioni speciali anche per altri 3 partecipanti al contest, che, pur non essendo riusciti ad aggiudicarsi il riconoscimento finale, si sono distinti per la qualità e le potenzialità dei progetti proposti:
Enrico Longhin ha presentato Ortogiuda, l’orto non orto che risolve l’esigenza di coltivare i propri ortaggi a metro zero, senza troppa fatica. Ortogiuda ha attirato l’attenzione di CG Edilcoop, società cooperativa nel settore dell’edilizia, che ha chiesto di poter incontrare il suo inventore, per valutarne l’inserimento nei prossimi progetti seguiti dalla cooperativa;

Camilla Andreani ha presentato Midorj, brand italiano che si ispira al Giappone. In giapponese “midorj” vuol dire verde, come la nuova accezione di sviluppo sostenibile e di attenzione alle tematiche ambientali e di recycle. Ogni pezzo è realizzato artigianalmente con materiali di scarto. Camilla ha ottenuto di poter esporre le sue creazioni insieme a quelle di Sbottonando, brand di accessori sostenibili scelto anche da molti volti dello spettacolo, al prossimo evento al quale parteciperà;

Anna Paparella ha presentato i gioielli di Sognando lo Scirocco. Accessori originali, realizzati a partire da vecchi referti di lastre e risonanze della creatrice, che in passato ha dovuto affrontare un periodo difficile, impreziositi da lavorazioni all’uncinetto. Da quel dolore, però, è nata un’arte nella quale c’è tutta la voglia di vivere della creatrice e una grande carica di positività, caratteristiche che hanno convinto la testata di lifestyle Fashion News Magazine, media partner del contest. Ad Anna Paparella saranno dedicati dei contenuti speciali sul magazine e sui canali social collegati.

Tra i finalisti, anche Grace Saitta, Giulia Toppi Valenza, Chiara Giancamilli, Piera Romano e Sabina De Rossi.

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