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Quattro libri per raccontare il Mediterraneo e il futuro de La Biennale dello Stretto – Architetto Alfonso Femia

Lo scorso anno per ottanta giorni, dal 30 settembre al 18 dicembre, i sindaci delle città metropolitane di Reggio Calabria e di Messina, l’Ordine degli Architetti di Reggio Calabria, in collaborazione con quello di Messina,

Mediterranei-Invisibili-Ph credits Stefano Anzini ©(1)

Lo scorso anno per ottanta giorni, dal 30 settembre al 18 dicembre, i sindaci delle città metropolitane di Reggio Calabria e di Messina, l’Ordine degli Architetti di Reggio Calabria, in collaborazione con quello di Messina, hanno scelto di sostenere La Biennale dello Stretto, il progetto ideato e messo a punto da 500×100 società benefit.

E stato un evento che ha aperto un nuovo capitolo culturale nello Stretto di Messina tra Reggio Calabria, Messina e Campo Calabro, comune deputato ad accogliere la mostra dei progetti di architettura, i reportage fotografici e le installazioni artistiche dedicata all’acqua, letta e interpretata come materia di progetto territoriale e urbano.

La Biennale dello Stretto è stata ideata e curata da Alfonso Femia, architetto, fondatore dell’omonimo Atelier, della società benefit 500×100 e del progetto Mediterranei Invisibili e da Francesca Moraci, architetto, urbanista, docente all’Università Mediterranea di Reggio Calabria.

Il Mediterraneo è stato al centro dell’attenzione, partendo dall’architettura, incrociando l’arte, la fotografia, il cinema, la letteratura.

Da questa esperienza, particolarissima nel panorama culturale italiano e internazionale, esito di un accordo tra pubblico e privato, in una delle geografie più ostili, peggio collegate del Paese, in un contesto evocato più per vizi e incuria che per virtù, sono nati tre libri.

Il primo volume “Le tre linee d’acqua. Progetto / Percorsi / Orizzonti” racconta le osservazioni, i dubbi, le domande, i dibattiti, i protagonisti e il dietro le quinte della Biennale: una riflessione collettiva con lo sguardo rivolto al Mediterrano. Al libro hanno contribuito Elena Granata, Mauro Francesco Minervino, Marco Introini, Francesco Cicione, Marc Barani, Maria Pina Usai, Giuseppe Smorto, Andrea Margaritelli, Mosè Ricci, Silvia Viviani, Carmen Santana, Alfonso Femia, Francesca Moraci, Mariangela Cama, Carmelo Versace, Federico Basile, Salvatore Mondello, Ilario Tassone, Rocco Alessandro Repaci, Giorgio Tartaro, Gianni Aurino, Marco Predari, Giuseppe Capicotto, Sergio Semeraro, Marcella Galli, Stefano Foffano. Sono raccolti alcuni contributi del quinquennio di Mediterranei Invisibili e una traccia delle nove giornate di talk che si sono svolte tra Campo Calabro, Reggio Calabria e Messina.

Il secondo volume “Le tre linee d’acqua. Call to Action” è la raccolta di tutti i progetti di ricerca architettura e urbanistica, risposta alla “chiamata all’azione” lanciata dai curatori sul tema acqua.

Nel terzo volume “Le tre linee d’acqua. Challenge under 35 / Case History / Sguardi” sono riuniti gli instant project dei giovani architetti “sfidati“ ad associare una parola d’acqua a un’idea progettuale; gli approfondimenti sul territorio mediterraneo, a partire dalle linee d’acqua, sviluppati da team accademici e da professionisti; le installazioni artistiche e gli studi fotografici esposti in Biennale.

I libri sono disponibili in formato kindle e cartaceo sulla piattaforma Amazon

VOLUME I / III
Le tre linee d’acqua. Progetto / Percorsi / Orizzonti
Testi: collettanea, a cura di Alfonso Femia e Roberta De Ciechi
Formato: 17.78 x 2.46 x 25.4 cm Lingua: Italiano / inglese / francese Numero di pagine: 420
Editore: 500×100 publisher
Pubblicazione: 4 luglio
ISBN-13 : 979-8851059537

VOLUME II / III
Le tre linee d’acqua. Call to Action
Testi: collettanea, a cura di Alfonso Femia
Formato: 17.78 x 2.46 x 25.4 cm Lingua: Italiano / inglese / francese Numero di pagine: 700
Editore: 500×100 publisher
Pubblicazione: 19 giugno
ISBN-13 : 979-8398454611

VOLUME III / III
Le tre linee d’acqua. Challenge Under 35 / Case Study / Sguardi Testi: collettanea, a cura di Alfonso Femia
Formato: 17.78 x 2.46 x 25.4 cm Lingua: Italiano / inglese / francese Numero di pagine: 410
Editore: 500×100 publisher
Pubblicazione: 4 luglio
ISBN-13 : 979-8850993580

Recensione

La Mèditerranée encore à venir
Learning From Water
Paul Ardenne, Alfonso Femia, Jean-Philippe Hugron

Dallo Stretto al Mediterraneo: una riflessione a più voci che tiene insieme territorio, progetto, architettura e paesaggio, nata dalla Biennale

Nel testo “La Méditerranée encore à venir. Learning from water” prosegue la riflessione collettiva e interdisciplinare, innescata dalla Biennale, sulla coesistenza delle diverse regioni mediterranee, la cui realtà va ben oltre quella del Mediterraneo stesso.

Più voci si confrontano, ponderando i pensieri emersi in Biennale: Alfonso Femia racconta l’evento come azione concreta, operatività responsabile sul tema delle tre linee d’acqua che contraddistingue il territorio mediterrano: l’acqua montana, i fiumi e le fiumare e il mare, dunque i crinali, le piane e le coste.

La sua riflessione si articola in più direzioni – territoriale, progettuale, architettonica, paesaggistica – nei dialoghi con Paul Ardenne, storico dell’architettura e con Jean-Philippe Hugron, giornalista ai quali fanno da contrappunto le voci di Carmen Santana e Marc Barani “architetti delle linee di costa” spagnola e francese.

Testo: Alfonso Femia, Paul Ardenne, Jean-Philippe Hugron
Formato: 24 × 17 cm, in francese
Lingua: francese/italiano
Pagine: 148
Prezzo: 24 €
Edizione: Ante Prima – AAM Édition
Produzione: Ante Prima Consultants, Parigi
Pubblicazione: 16 giugno 2023

Nella foto: Mediterranei Invisibili – Ph credits Stefano Anzini ©

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