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“Trentatré” di Raffaele Calafiore NSP Edizioni

Dentro Napoli, oltre Napoli. Nelle pagine di Trentatré, Raffaele Calafiore ferma nelle immagini di una Festa la voglia di riscatto di tutto il Sud L'anunciato e atteso libro di Raffaele Calafiore, Trentatré (NonSoloParole Edizioni), è in

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Dentro Napoli, oltre Napoli. Nelle pagine di Trentatré, Raffaele Calafiore ferma nelle immagini di una Festa la voglia di riscatto di tutto il Sud

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L’anunciato e atteso libro di Raffaele Calafiore, Trentatré (NonSoloParole Edizioni), è in tutte le principali piattaforme di vendita on-line e ordinabile nelle librerie. Sfogliando le sue 192 pagine tra immagini a colori e in bianco e nero il volune non tradisce le aspettative della vigilia.

Lo Scudetto, che mancava da trentatré anni in una realtà non facile come quella napoletana, esplode anche in questo lavoro fotografico che vuole essere il tentativo di una lettura antropologica di questa realtà.

Al di là delle parole e delle considerazioni scritte (testo bilingue italiano-inglese) le circa 350 foto proposte, alcune delle quali panoramiche per proporre punti di vista differenti, inusuali in un tempo in cui viviamo un bulimico uso delle immagini, lasciano con il fiato sospeso.

Calafiore-Trentatre-Quarta-di-CopertinaUn viaggio tra colorate, improvvisate e spontanee scenografie di una folla festante, flash di volti dalle mille espressioni e gesti eloquenti di inequivocabile interpretazione. Poi inevitabile smarrirsi negli scatti dove il sapiente uso del bianco e nero tra dettagli, angoli e panorami di una città diventano di fatto una radiografia puntuale ed una testimonianza che tratteggia i connotati di una società attraverso i quali percepire disagi, aspirazioni, contraddizioni, voglia di cambiare e sognare un futuro diverso. Quasi scrollarsi di dosso ataviche umiliazioni e incomprensioni.

Calafiore, nel suo libro, quindi, va ben al di là del tifo e dell’amore viscerale di una comunità per la propria squadra di calcio, l’attesa di un terzo scudetto che sembra non arrivare mai e l’esplosione di una festa quando il sogno diventa realtà. L’analisi del noto autore ed editore di Napoli, tra aspetti sociologici ed esistenziali della napoletanità, ripercorre, sotto la lente di ingrandimento dell’obiettivo fotografico, oltre i trentatré anni dichiarati dal titolo del volume, le radici identitarie e le aspettative di tutta un’area geografica. Il Sud.

Al di là delle fotografie presenti nel libro (Trentatréla memoria, la città, le storie, l’attesa… la festa), cosa ricorda di quegli anni, quelli del primo scudetto, e quali sono le impressioni indelebili che le sono rimaste nell’animo da allora fino ad oggi?
«Era il 1987 e nel mese di maggio la città iniziò a colorarsi di vari toni dell’azzurro. Di celeste. Erano i colori sociali della squadra del Napoli che, con Maradona & Company, si apprestava a vincere il primo scudetto. Una colorazione diffusa, – sottolinea l’autore – a tratti intervallata dal tricolore che in ogni dove, dal centro alla periferia estrema, dilagando poi nei comuni vicini, in quella che oggi chiameremo area metropolitana, spontaneamente ricopriva muri, ma anche paletti, segnali stradali, croci di farmacie, piani stradali… Qualunque cosa era buona per colorarla del tono del cielo».

Calafiore-Trentatré-Da Trentatre di Raffaele Calafiore(1)Quindi preparativi diversi, rispetto ad altri eventi del passato, per una “Festa” annunciata ?
«Si trattava di un’istanza diffusa quella di celebrare un evento, ridisegnando gli spazi, ridefinendo i contorni esistenziali di tante vite. Era il prologo, in quel caso, di quella che poi divenne LA FESTA a caratteri maiuscoli.Una festa fatta di caroselli di auto, tipica di queste occasione che si protrasse per una intera notte.

Dai balconi, dai negozi, in strada, azzerando il confine, come anni addietro ebbe occasione di dire Pier Paolo Pasolini nei suoi scritti corsari, tra palcoscenico, dove si svolge la scena e platea dove si fruisce dello spettacolo. Tutt’uno, senza limiti, senza confini, in un continuo mutuarsi dei ruoli».

Calafiore, solo la gioia per una vittoria “pallonara”, quindi, quella generata dal vedere alzare una Coppa verso il cielo? O, sotto sotto, dietro quell’evento, a Napoli si nasconde un entusiasmo parallelo per aspettative ben più complesse e reali appartenenti alla quotidianità oltre che alla sua storia ?
«Certo la festa per lo scudetto è un evento legato allo sport, come accade in altre città… come è accaduto in altre città… come accadrà ancora. Eppure, quel prologo dei preparativi e quella festa, si portava e si è portata dietro anche oggi un secolare bisogno di riscatto.

Calafiore-Trentatré-NSP(1)Una festa che non è solo una festa ma soprattutto il riscatto, il bisogno di ridefinire le proprie esistenze, denunciare la propria esistenza in vita rispetto ad un sistema di potere che per troppo tempo ha elargito denari per alimentare corruttele senza mai indagare e risolvere quella che per troppi anni è stata definita “questione meridionale”. Una terra martoriata dall’essere considerata fonte di manodopera, da destinarsi ad altre aree votate allo sviluppo industriale della nazione ed allo stesso tempo, per quelli che restavano, luogo del malaffare e mercato da colonizzare. Senza uno stato di coscienza attivo, quella festa, soprattutto quella del primo scudetto, si portò in sé questo ed altro».

Ma negli anni a seguire, anche da un esclusivo punto di vista sportivo, non tutto andò sempre per il verso giusto…«Le vicende sportive, solo nel 1990, sempre dell’era Maradona, portarono il secondo scudetto a Napoli. E fu nuovamente festa. Poi le vicende sportive presero altra piega. Le strumentalizzazioni a vario titolo della storia personale di Maradona, un uomo contro, il fallimento della società, la retrocessione… Ferlaino, Corbelli, Naldi, De Laurentis… e spero non averne saltato alcuno delle presidenze della storia recente».

Raffaele-Calafiore-NonSoloParole-Edizioni-Immagine-da-Trentatre - Raffaele Calafiore NonSoloParole Edizioni(1)Da allora è cambiato qualcosa ?
«Dopo trentatré anni, già nel mese dello scorso febbraio, tra segni scaramantici e mezze parole, la città ha vissuto nuovamente il fermento della festa. La festa.

Un evento che non è solo bisbocce, occasione per qualche carosello di auto, una bevuta esagerata con gli amici e via dicendo. NO, è l’ennesimo bisogno di riscatto, di denunciare la propria esistenza in vita… Al di là della performance calcistica, degna di nota… e che nota! – sottolinea con orgoglio Raffaele Calafiore – rimane quella voglia di riscatto, di una città, ma oserei dire di tutto un sud, al di là della fede calcistica. Ed è stata ed è nuovamente ancora “festa”!».

Il libro
titolo: TRENTATRE’
sottotitolo: la memoria, la città, le storie, l’attesa… la festa
autore: Raffaele Calafiore
editore: NonSoloParole Edizioni, 2023
collana: napoli magnetica
pagg. : 192
Testi: bilingue – ITA – ENG
formato: cm 21 x 29 (A4 orizzontale con rilegatura filorefe lato corto)
interno: colore 4+4, carta patinata 150 gr.
Copertina: colore 4+0, con alette cm 5 + 5 – carta patinata 300 gr. Plastificata opaca
prezzo : Euro 35.00
EAN : 9788888850764
ISBN 978-88-88850-76-4

L’opera si divide in tre parti:
PRIMA PARTE – LA MEMORIA: dove eravamo rimasti… immagini della festa del primo e secondo scudetto dell’era Maradona
PARTE SECONDA – L’ATTESA immagini in BN della lunga attesa: Napoli, napoletanità, il tempo sospeso, l’attesa. Liberamente tratte dall’archivio dell’autore.
PARTE TERZA – I nuovi preparativi, la festa.

Raffaele Calafiore, vive a Napoli. Ideatore e fondatore del progetto NonSoloParole, il portale e l’omonima casa editrice, si occupa di marketing, design e fotografia. Ha pubblicato “Poesie ante-muro”, E.L.I. 1996; “E poi…”, M. Di Salvo 2001, riedito nel 2017 per i tipi di NSP; “Firenze per noi”, M. Di Salvo 2002; “Sotto il cielo del Messico”, iNarranti Autoproduzioni, 2006. Altri suoi racconti sono stati pubblicati in diverse raccolte AA.VV. Per la fotografia, sia in termini espositivi che lavorativi, sicuramente è stata determinante l’esperienza a tutto tondo con NIGMA FOTOGRAFI – Napoli, ed in particolare con il compianto Sergio De Benedittis.

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