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Pavia al centro della dell’innovazione finanziaria. Unipv guida un Progetto Europeo Horizon 2020, finanziato per 2,5 milioni di euro

L’Università di Pavia guida un Progetto Europeo Horizon 2020, finanziato per 2,5 milioni di euro, dedicato al sostegno dell’innovazione finanziaria, mediante la prevenzione dei rischi legati all’uso delle nuove tecnologie Incontro di presentazione il 1 febbraio

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L’Università di Pavia guida un Progetto Europeo Horizon 2020, finanziato per 2,5 milioni di euro, dedicato al sostegno dell’innovazione finanziaria, mediante la prevenzione dei rischi legati all’uso delle nuove tecnologie
Incontro di presentazione il 1 febbraio 2019 in aula Foscolo, alla presenza di Università ed enti regolatori internazionali

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Prevenire rischi, frodi e attacchi informatici in ambito finanziario, ma anche migliorare la competitività del settore europeo delle tecnologie finanziarie, incoraggiare innovazioni nell’applicazione di big data, intelligenza artificiale e blockchain.

Sono questi gli obiettivi del progetto europeo FIN-TECH: Fintech Risk management, che vede Pavia capofila e coordinatore di un gruppo di Università, centri di ricerca ed enti regolatori internazionali. Di durata biennale, FIN-TECH sarà presentato a Pavia, in aula Foscolo, venerdì 1 febbraio 2019.

Di fronte alle trasformazioni radicali della tecnologia digitale che stanno innovando radicalmente il mondo della finanza, università, centri di ricerca ed enti regolatori internazionali si stanno interrogando su come sostenere le innovazioni misurando e prevenendo rischi derivanti dall’uso delle nuove tecnologie. Ne è nato il progetto Fin-Tech, inserito nel programma Horizon2020 dell’Unione Europea e finanziato per complessivi 2,5 milioni di euro.

Oltre all’Università di Pavia, sono coinvolti: l’University College di Londra, l’Università di Parigi I – Sorbona, l’Università Humboldt di Vienna, la Zhaw University di Zurigo, la Wu di Vienna; e le principali autorità regolatorie internazionali: il Fondo Monetario Internazionale, la Banca dei Regolamenti Internazionali, l’Autorità Bancaria Europea, la Banca Centrale Europea, la Commissione Europea.

“FinTech (Financial Technology) significa ‘innovazione finanziaria abilitata dalla tecnologia’ – spiega il prof. Paolo Giudici, responsabile del progetto – Vi è una forte necessità di migliorare la competitività del settore europeo delle tecnologie finanziarie, creando un approccio normativo comune in tutti i paesi.

Ciò può aiutare a incoraggiare innovazioni nell’applicazione di big data, intelligenza artificiale e blockchain, mentre autorità e ricercatori valutano i loro rischi e il loro potenziale. L’Europa ha un ampio mosaico di strutture regolamentari e di innovazioni tecnologiche nella finanza.

Le aziende innovative ed i regolatori devono muoversi rapidamente e prendere decisioni importanti sulle opportunità emergenti, senza soffocare il loro potenziale economico”

Il progetto Fin-Tech mira a creare un ambiente di misura e gestione dei rischi FinTech unificato a livello europeo. A tal fine, svilupperà una piattaforma condivisa, che sarà aggiornata dinamicamente e allineata alla ricerca e allo sviluppo in tema di gestione dei rischi FinTech.

Il progetto prevede lo svolgimento di attività di ricerca e di conseguente formazione dei supervisori nazionali e delle fintech europee da parte di un gruppo di esperti indipendenti che hanno competenze di ricerca nella misurazione dei rischi derivanti dall’applicazione di big data, intelligenza artificiale e tecnologie blockchain e, in particolare, di quelli derivanti dai pagamenti innovativi, dai prestiti peer to peer e dalla consulenza finanziaria automatizzata.

Le attività programmate comprendono tre workshop di ricerca con i regolatori internazionali, 72 ore di corsi di formazione paralleli con i supervisori nazionali, sei corsi di formazione con sessioni di programmazione, con società europee di FinTech, ed una intensa attività di validazione dei risultati.

Il prof Paolo Giudici è assistito, nello sviluppo del progetto, da un team di 11 giovani ricercatori presso l’Università di Pavia: i docenti Claudia Tarantola, Paola Cerchiello, Alessandro Spelta e Daniel Ahelegbey; gli assegnisti di ricerca Arianna Agosto, Branka Hadji-Misheva, Paolo Pagnottoni e Anca Toma; i dottorandi Alessandro Bitetto, Tom Leach e Roberta Scaramozzino.

Università di Pavia

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