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I giovani dell’Università di Pavia ricordano Maria Corti, i libri della fondatrice del Centro Manoscritti in un’antologia

Venerdì 17 maggio alle ore 17 alla Biblioteca Universitaria pavese presentazione del libro "Maria Corti: una vita per la parola", reading e mostra del progetto del corso universitario di Editoria letteraria tenuto presso il Collegio

Maria Corti una vita per la parola - copertina
Venerdì 17 maggio alle ore 17 alla Biblioteca Universitaria pavese presentazione del libro “Maria Corti: una vita per la parola”, reading e mostra del progetto del corso universitario di Editoria letteraria tenuto presso il Collegio S. Caterina

Venerdì 17 maggio 2019 alle ore 17 nel Salone Teresiano della Biblioteca di Pavia viene ricordata la figura di Maria Corti, filologa, storica della lingua e scrittrice, nel 50° del Centro Manoscritti da lei fondato, con una piccola mostra bibliografica e la presentazione del libro Maria Corti: una vita per la parola. Un viaggio editoriale (Edizioni Santa Caterina a tiratura limitata di 222 copie), un’antologia a cura degli studenti del corso di Editoria letteraria dell’Università di Pavia sotto la guida di Roberto Cicala.

Unisi

Maria Corti

Intervengono, con la rettrice del Collegio S. Caterina Giovanna Torre, il presidente della Fondazione Maria Corti Angelo Stella, la presidente del Centro Manoscritti Gianfranca Lavezzi, il direttore di Dipartimento di Studi Umanistici Maurizio Harari, con Marzio Porro e Roberto Cicala, che firmano i testi introduttivi del libro. Gli studenti proporranno un reading dalle sue opere.

Si tratta di un ritratto di Maria Corti attraverso i casi editoriali che l’hanno vista protagonista tra saggi, narrativa, curatele e riviste: un «viaggio testuale» tra «metodi e fantasmi» alla ricerca dei «percorsi dell’invenzione» per arrivare alla «felicità mentale». Un omaggio letterario con i libri da lei firmati a cinquant’anni dalle sua creatura più importante, il Centro Manoscritti dell’Università di Pavia che proietta nella cultura italiana «ombre dal Fondo».

Al libro hanno collaborato gli studenti dell’Università di Pavia Lorenza Basile, Silvia Bernuzzi, Martina Berta, Sara Bonetti, Pietro Cagnani, Claudio Caspani, Laura Cazzini, Lucia Ernè, Elisa Magro, Alice Mazzarello, Laura Meloni, Alessia Montanaro, Beatrice Mori, Elisa Ombri, Rossella Palumbo, Eleonora Pasquariello, Martina Pessino, Giorgia Penacca, Giusy Sferruggia, Alessandro Tacchino, Erica Veniani, Nicoletta Zanni, partecipanti al corso di Editoria letteraria (l’anno scorso con un seminario dedicato ai casi editoriali di Mino Milani) attivo presso il Collegio S. Caterina, che promuove anche il master in editoria “Professioni e prodotti dell’editoria”.

Maria Corti, nata a Milano il 7 settembre 1915, è stata una studiosa, docente, scrittrice: un’autentica organizzatrice di cultura. Dopo la laurea avvia la sua attività di docente: dapprima nelle scuole secondarie superiori, poi dal 1955 come incaricata presso l’Ateneo pavese. Nel 1962 vince la cattedra di Storia della lingua italiana all’Università di Lecce, tornando due anni dopo a Pavia come docente ordinario. È a Pavia che stringe amicizia con i colleghi Cesare Segre, Dante Isella, D’Arco Silvio Avalle: da questo nucleo nascerà la scuola pavese di italianistica. Avvia e dirige riviste di prestigio: “Strumenti critici” (1966), “Alfabeta” (1979), “Autografo” (1984), contribuendo a introdurre in Italia la lezione della semiologia; scrive anche per quotidiani nazionali, come “il Giorno” e, dal 1980, “la Repubblica”. Istituisce a Pavia nel 1969 il Fondo Manoscritti, un archivio di materiale documentario di autori del Novecento e dell’Ottocento, raccogliendo autografi, epistolari, carteggi, fotografie, disegni, prime edizioni. Tra gli autori si possono ricordare Montale, Gadda, Calvino, Morante, Levi, Saba. Scrive opere di narrativa, tra le quali: L’ora di tutti (1962), Il canto delle sirene (1989), Catasto magico (1999), Le pietre verbali (2001), in cui non infrequenti sono i riferimenti autobiografici e i ricordi della gioventù tra Milano e il Salento. Fondamentali gli scritti di filologia, di semiologia, di storia della lingua italiana e di storia della letteratura: da Metodi e fantasmi (1969 e 2001) a La felicità mentale. Nuove prospettive per Cavalcanti e Dante (1983). Molte sono poi le sue curatele, da Vittorini a Fenoglio, Flaiano e Bufalino. Fondamentale, infine, un libro intervista in cui Maria Corti parla di sé e delle sue propensioni intellettuali: Dialogo in pubblico, a cura di Cristina Nesi (1995). Maria Corti si è spenta il 22 febbraio 2002.

Info: 0382 375099, [email protected]

Edizioni Santa Caterina

Pavia 10 maggio

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