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Commvault rafforza la sicurezza dell’accesso ai dati con CyberArk

Oggi, il ransomware appare una minaccia inevitabile e una fonte di grande preoccupazione per ogni azienda. Con la crescita continua dei dati che estende la superficie di attacco, ripristinare la situazione dopo un attacco pericoloso

Commvault-logo

Oggi, il ransomware appare una minaccia inevitabile e una fonte di grande preoccupazione per ogni azienda. Con la crescita continua dei dati che estende la superficie di attacco, ripristinare la situazione dopo un attacco pericoloso diventa sempre più difficile.

Grazie all’approccio multilivello alla sicurezza dei dati e alla piattaforma di Intelligent Data Services di Commvault, le organizzazioni possono gestire meglio il rischio ransomware e garantire che i loro dati siano sempre pronti a favorire la crescita del business. La profonda interoperabilità di Commvault con applicazioni, database, piattaforme cloud, virtuali e container garantisce la protezione di una grande varietà di workload.

Questa interoperabilità richiede speciali credenziali privilegiate, motivo per cui Commvault e CyberArk hanno avviato una collaborazione mirata ad aiutare le aziende a proteggere i propri dati e a ripristinarli da qualsiasi minaccia.

CyberArkLa sfida della gestione delle credenziali privilegiate
Per le aziende, la gestione delle credenziali privilegiate è una sfida difficile che, se gestita in modo improprio, può portare a sfruttare gli account per utilizzi dannosi come l’esfiltrazione, la perdita o la corruzione dei dati.

Tipicamente, il ransomware fa affidamento su credenziali compromesse per diffondersi e propagarsi all’interno di un ambiente, mettendo a rischio sia i dati di produzione che quelli di backup. Rigide policy di rotazione forniscono un miglior livello di sicurezza, ma portano con sé il rischio significativo di danneggiare l’interoperabilità all’interno delle applicazioni basate su quelle credenziali.

Proteggere il percorso privilegiato
Insieme, Commvault e CyberArk stanno aiutando le aziende a risolvere questo crescente problema di sicurezza.

CyberArk, leader mondiale nell’Identity Security, è da sempre all’avanguardia nella gestione degli accessi privilegiati (PAM), un livello critico di sicurezza IT per proteggere dati, infrastrutture e risorse in azienda, nel cloud e nella pipeline DevOps. Poiché gli attaccanti cercano sempre più di sfruttare credenziali e accessi privilegiati per compromettere i dati di alto valore, CyberArk è stata in prima linea nella protezione di aziende e risorse più sensibili.

Con Commvault e CyberArk, le organizzazioni possono ridurre il rischio di compromissione degli account privilegiati, gestendo centralmente le credenziali e applicando rigorose politiche di conservazione e rotazione delle password senza compromettere l’interoperabilità all’interno della piattaforma Commvault. I plugin di gestione delle sessioni privilegiate di CyberArk supportano qualsiasi account applicativo e di amministrazione locale utilizzato all’interno di Commvault.

Gestione delle sessioni privilegiate per un’amministrazione sicura
CyberArk ha integrato con Commvault anche le proprie capacità di gestione delle sessioni privilegiate. Questo fornisce un accesso amministrativo sicuro all’interfaccia di gestione di Commvault, senza mai esporne le credenziali, sviluppato come una sessione di login senza password che isola gli utenti dall’accesso diretto ai sistemi di destinazione, monitorando e registrando l’attività che si verifica all’interno della sessione privilegiata. I team SecOP possono gestire le credenziali amministrative locali di Commvault, consentendo loro di definire requisiti di complessità delle password più severi e fornire l’accesso amministrativo a Commvault senza mai esporre le password all’utente.

Ottimizzazione di RTO e RPO
Grazie a queste integrazioni CyberArk, i team SecOps hanno ora il pieno controllo per applicare le policy necessarie a mantenere un’organizzazione sicura e compliant, senza alcun impatto sulle operazioni Commvault, migliorando notevolmente gli obiettivi RTO e RPO e la postura di sicurezza dell’azienda.

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