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laVerdi presenta Sogni d’inverno, omaggio a Čajkovskij con Alëna Baeva e Jaume Santonja. Auditorium di Milano, 16,17 e 19 dicembre

"Sogni d’inverno" un grande omaggio a Čajkovskij insieme a laVerdi, Alëna Baeva e Jaume Santonja Giovedì 16 dicembre 2021 ore 20.30, venerdì 17 dicembre 2021 ore 20.00, domenica 19 dicembre 2021 ore 16.00 Auditorium di Milano,

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“Sogni d’inverno” un grande omaggio a Čajkovskij insieme a laVerdi, Alëna Baeva e Jaume Santonja
Giovedì 16 dicembre 2021 ore 20.30, venerdì 17 dicembre 2021 ore 20.00, domenica 19 dicembre 2021 ore 16.00 Auditorium di Milano, Largo Mahler

Petr Il’ič Čajkovskij Concerto per violino e orchestra in Re maggiore op. 35

Petr Il’ič Čajkovskij Sinfonia n. 1 in Sol minore op. 13 “Sogni d’Inverno”

Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi

Alëna Baeva Violino

Jaume Santonja Direttore

Le sonorità di Čajkovskij fanno parte del corredo genetico dei Professori dell’Orchestra Sinfonica d Milano Giuseppe Verdi. Basti pensare alla Serenata per Archi in Do maggiore, composizione che fece parte del primo concerto assoluto di questa compagine, nel lontano 1993. O all’incisione dell’integrale delle sinfonie, sempre sotto la direzione del leggendario Vladimir Delman. E ancora, la proposizione della Quarta, la Quinta e la Sesta sul portale streaming durante i primi mesi del 2020, sotto la direzione di Michael Sanderling e di Claus Peter Flor.

Questo autore, così caro all’Orchestra Verdi, è protagonista anche dell’appuntamento di giovedì 16 (ore 20.30), venerdì 17 (ore 20.00) e domenica 19 dicembre (ore 16.00): la virtuosa russa Alëna Baeva ci porta nella sua terra eseguendo il meraviglioso Concerto per violino e orchestra in Re maggiore op. 35 di Pëtr Il’ič Čajkovskij. Jaume Santonja, giovane e talentuoso direttore, completerà il programma dirigendo la Sinfonia n. 1 in Sol minore op. 13 dello stesso autore, che dà il titolo all’appuntamento (Sogni d’inverno).

laVerdi

Jaume Santonja dirige laVerdi nella Bella Addormentata con Studio Antimateria 2019 12 12 – Ph credits Studio Hanninen ©

Travagliata è la storia del Concerto per Violino, composto nei mesi di marzo e aprile del 1878. Si tratta dell’ultima composizione di rilievo prima di una lunga e sofferta crisi creativa. Il compositore, trentottenne, è in questi mesi reduce dal grande sforzo produttivo di due capolavori, la Quarta Sinfonia e l’Eugene Onegin, che avevano visto la luce l’anno precedente. Assai complesse furono anche le vicende relative alla prima esecuzione.

Ispiratore e primo dedicatario del lavoro fu Josif Kotek, amico e allievo di Čajkovskij: costui, che pure era intervenuto con pareri tecnici nella fase della stesura, si tirò indietro a partitura compiuta a causa della complessità esecutiva. Anche il celebrato virtuoso Leopold von Auer rifiutò il battesimo della composizione, ritenendo ineseguibile la parte solistica. A interpretare la première, il 4 dicembre 1881 a Vienna – ben tre anni e mezzo dopo il compimento dell’opera – fu Alexander Brodski. Hans Richter dirigeva la Filarmonica di Vienna.

Datata 1866, la Prima Sinfonia rappresenta invece quasi una descrizione naturalistica di un ambiguo e misterioso paesaggio russo. Nel primo movimento – dal sottotitolo «Sogni di un viaggio d’inverno» – il tema principale è affidato a flauto e fagotto su un tremolo di archi. Quell’aspetto coloristico, così importante nel lavoro, è ancora più evidenziato nel secondo tempo «Terra desolata, terra nebbiosa».

Sempre al flauto viene affidata l’anticipazione di un tema ‘profondamente’ russo poi sviluppato dall’oboe. Il movimento si chiude con il pizzicato degli archi, per passare allo Scherzo di carattere lieve e giocoso, «un balletto di fiocchi di neve, per evidenziare la somiglianza timbrica e strutturale che accomuna questo movimento al finale primo dello Schiaccianoci. Con il Finale, Čajkovskij vuole invece portare in quest’inverno una boccata d’ossigeno e di vitalità attraverso l’inserzione di alcuni temi popolareschi.

Alëna Baeva debutta all’Auditorium di Milano offrendo al pubblico una pietra miliare del repertorio violinistico di tutti i tempi, il Concerto per violino per antonomasia. Una solista eccezionale, “Una presenza magnetica, il cui suono pieno è caratterizzato da un’intonazione meravigliosamente precisa”, come è stato detto di lei dal New York Classical Review. Per l’occasione è affiancata da Jaume Santonja, altro astro nascente del mondo della musica classica, la cui ottima tecnica direttoriale lascia stupiti se si pensa alla giovane età. I due saranno insieme in questo grande omaggio a un compositore immensamente caro all’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi.

Biglietti
Intero: 36 € in platea, 27 € in galleria. Over 60 e Convenzioni: 27 € (platea), 21 € (galleria). Under 30 e Sostenitori: 19 € (platea), 17 € (galleria).
Orari biglietteria: Lunedì – Sabato, 10 – 19;
Recapiti: T. 02 83389.401, e-mail: [email protected]

Conferenza
Il concerto di giovedì 16 dicembre sarà preceduto alle ore 18.30 da una conferenza introduttiva nel foyer della balconata dell’Auditorium, intitolata Rivelazione Čajkovskij: “Alla sua Prima sinfonia Čajkovskij lavorò dal 1866, e fino al 1874 continuò a rivederla e ripensare alcuni passaggi. La Prima era costata molto al compositore, allora venticinquenne, tanto da scrivere al fratello Modest ‘ho rovinato i miei nervi nella dacia di Mjatlev, affaticandomi sulla sinfonia, che stentava a venire’. Criticata dai suoi stessi maestri al Conservatorio, le prime e solo parziali esecuzioni delusero. Poi quella integrale, nel 1868 a Mosca, fu un grande successo, la rivelazione del genio di Čajkovskij. Circa 10 anni dividono questo primo lavoro sinfonico dal lirico Concerto per violino (1878), che annuncia la grande stagione creativa della fine degli anni Settanta.” Relatore Valentina Trovato.

L’Ingresso è libero fino a esaurimento posti.

Alëna Baeva, violino. La violinista russa Alena Baeva è considerata una delle soliste più eccitanti, versatili e seducente attive oggi sulla scena mondiale. La carriera di Baeva come solista internazionale di altissima fama è cresciuta a un ritmo straordinario negli ultimi anni. I principali debutti della stagione concertistica 2021/2022 includono Alte Oper Frankfurt, Estonian Festival Orchestra, Gürzenich-Orchester Köln e Tonhalle-Orchester Zürich e La Tonkünstler Orchester. Altri momenti salienti recenti e futuri includono esibizioni con la London Philharmonic Orchestra, la NHK Symphony Orchestra Tokyo, l’Orchestra della Svizzera Italiana, l’Orchestra Sinfónica Nazionale della RAI Torino, l’Orquesta Sinfónica y Coro de la RTVE, la Royal Philharmonic Orchestra e l’Orchestra Nazionale Russa. Baeva gode di collaborazioni particolarmente forti con Paavo Järvi e Vladimir Jurowski. Altre collaborazioni di direttori di nota includono Teodor Currentzis e Valery Gergiev, con i quali Baeva ha girato a livello internazionale come solista di concerto (rispettivamente con MusicÆterna e l’Orchestra Mariinsky), così come Andrey Boreyko, Charles Dutoit, Marek Janowski, Tomáš Netopil e Mikhail Pletnev. Le piace anche espandere le collaborazioni musicali con i giovani direttori d’orchestra Alpesh Chauhan, Robert Trevino e Duncan Ward. La musica da camera ha sempre avuto un posto speciale nella vita musicale di Baeva. Ha il piacere di collaborare con artisti stimati come Martha Argerich, Yuri Bashmet, Steven Isserlis, Daishin Kashimoto, Misha Maisky, Lawrence Power, Julian Steckel e Yeol-Eum Son. Il suo partner abituale di sonata è il celebre pianista ucraino Vadym Kholodenko (2013 Van Cliburn Winner), con il quale ha stabilito una partnership musicale di oltre un decennio. Baeva detiene un repertorio già vasto e in rapida espansione, tra cui oltre quaranta concerti per violino, ed è un campione di opere meno conosciute – con recenti esibizioni che promuovono compositori come Bacewicz, Karaev e Karłowicz, insieme alla letteratura violinistica più tradizionale. Gode inoltre di un rapporto duraturo con l’Orchestra del XVIII secolo, eseguendo e registrando una varietà di repertorio su strumenti d’epoca. L’ampia discografia di Baeva riflette l’impressionante ampiezza del suo repertorio, con registrazioni che vanno da Szymanowski (per DUX), a Debussy, Poulenc e Prokofiev (per SIMC) e altro ancora. La sua performance parigina del Concerto per violino n. 2 di Shostakovich fa parte della collezione di DVD cofanetti del Teatro Mariinsky / Valery Gergiev, pubblicata da Arthaus Musik nel 2015. Nel 2018, ha registrato sia il Concerto per violino di Karłowicz con la Royal Philharmonic Orchestra (per NIFC), sia il Concerto per violino di Tchaikovsky con la London Philharmonic Orchestra / Vladimir Jurowski, che sarà pubblicato sull’etichetta LPO Live. Alena Baeva suona l’”ex-William Kroll” Guarneri del Gesù del 1738 – in generoso prestito da un mecenate anonimo, con la gentile assistenza di J&A Beares.

Jaume Santonja, direttore. Jaume Santonja è Direttore Associato della Euskadiko Orchestra di San Sebastian e dal 2018 è anche Direttore Assistente della City of Birmingham Symphony Orchestra (CBSO). I recenti debutti sono stati salutati da un grande successo e lo hanno visto sul podio della BBC National Orchestra of Wales, dell’Orquesta de Radio Televisión Española (RTVE) di Madrid e con la City of Birmingham Symphony Orchestra nella stagione del suo centenario: “Prokofiev’s Symphony No. 7 is wonderfully deft and deceptively simple, with dark undertones; like Dickens’ writings on childhood. Santonja balanced ebullience, the lashings of percussion and the final madcap gallop, with pathos; its quiet ending with death as the winding down of a music box mechanism.” (Slipped Disc) Jaume Santonja è stato selezionato fra i quattro giovani direttori più promettenti a partecipare alla masterclass di Iván Fischer con la Royal Concertgebouw Orchestra di Amsterdam del giugno 2020. Fra i principali impegni della presente stagione in Italia figurano concerti con l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, l’Orchestra da Camera di Padova, l’Orchestra Sinfonica Siciliana, l’Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari. In Europa dirigerà la City of Birmingham Symphony, l’Orchestra e il Coro Nazionale di Madrid, l’Euskadiko Orkestra/Basque National Orchestra, l’Orchestra Sinfonica di Tenerife, la South Netherlands Philharmonic, la Bilkent Symphony, l’Opera North Orchestra di Leeds, la Phion-Orchestra of Gelderland & Overijssel, fra le molte altre. È il fondatore dell’ensemble musicale AbbatiaViva. Jaume ha avuto successo in diversi concorsi internazionali di direzione d’orchestra e ha conseguito un Master of Music (direzione d’orchestra) presso il Royal Conservatory di Anversa (Belgio) e un Master of Music (percussioni) presso il Conservatorio di Amsterdam. Ha ottenuto il “Bachelor of Music” all’ESMuC (Escola Superior de Música de Catalunya, Barcellona, Spagna). Come musicista, Jaume ha collaborato con importanti orchestre internazionali fra le quali la Royal Concertgebouw Orchester di Amsterdam, la Rotterdam Philharmonic, la City of Birmingham Symphony, l’Orquesta Nacional de España con cui ha avuto il privilegio di suonare con direttori quali Mariss Jansons, Daniele Gatti, Yannick Nezet-Seguin, Valery Gergiev, Pierre Boulez, Andris Nelsons, Zubin Mehta, James Levine, Charles Dutoit, Essa-Pekka Salonen, fra i molti altri. Da studente, è stato membro della Gustav Mahler Jugendorchester e della Verbier Festival Orchestra. Jaume ha anche un’attività di compositore e orchestratore musicale, al suo attivo anche alcune composizioni dedicate alla musica da camera (un’altra delle sue passioni).

Nella foto in alto: Alena Baeva ©

In ottemperanza al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana del 23 luglio 2021, a partire dal 6 agosto 2021 per accedere in Auditorium è necessario presentare la propria Certificazione verde Covid-19 (green pass) associata a un documento di identità. Per ottenerla, oltre alla vaccinazione, è possibile sottoporsi a un tampone antigenico o molecolare secondo le modalità e tempistiche di legge. In mancanza della documentazione necessaria non sarà consentito l’accesso.

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