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Il pianista e compositore pugliese Benedetto Boccuzzi presenta Im Wald, il suo nuovo album per l’etichetta Digressione Music

Musiche di R. Schumann, J. Widmann, B. Boccuzzi, F. Schubert, W. Rihm e H. Lachenmann A poco più di un anno dal suo debutto discografico, il pianista e compositore pugliese Benedetto Boccuzzi presenta Im Wald, il suo secondo

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Musiche di R. Schumann, J. Widmann, B. Boccuzzi, F. Schubert, W. Rihm e H. Lachenmann

A poco più di un anno dal suo debutto discografico, il pianista e compositore pugliese Benedetto Boccuzzi presenta Im Wald, il suo secondo album per Digressione Music.

In questo nuovo progetto Boccuzzi intreccia le musiche dei romantici Robert Schumann e Franz Schubert con quelle dei contemporanei Jörg Widmann, Wolfgang Rihm e Helmut Lachenmann, mostrando, attraverso un gioco di riflessi e un dialogo estetico intergenerazionale, una realtà sfaccettata ed “aumentata”.

Nel programma, diviso in due parti quasi fossero due cicli liederistici senza cantante, l’ascoltatore/viandante, accompagnato dal prezioso e dettagliato racconto offerto nel libretto dalla storica della musica Benedetta Saglietti, è invitato a esplorare un’immaginaria foresta incantata dove il reale viene ripetutamente squarciato da perturbanti allucinazioni fantastiche.

Benedetto-Boccuzzi

Benedetto Boccuzzi ©

Nella prima metà del disco le nove Scene dal bosco (1849) di Robert Schumann sono inframmezzate e commentate da cinque delle undici Umoresche (2007) di Jörg Widmann. La seconda metà invece prende le mosse da una selezione di sette Lieder da La bella mugnaia (1824) di Franz Schubert (nell’essenziale trascrizione pianistica di August Horn) commentati prima dall’onirico Ländler (1979) di Wolfgang Rihm e poi dalle Cinque Variazioni su tema di Schubert (1956) di Helmut Lachenmann.

La transizione tra questi due cicli è affidata da Boccuzzi al suo interludio per sola elettronica Im Wald (2022). Nel brano, concepito come fosse la soundtrack di un immaginario cortometraggio ispirato alle visioni fantastiche evocate dallo scrittore romantico Ludwig Tieck, il pianoforte viene prima “esteso timbricamente” e poi “filtrato elettronicamente”, rivelando un nuovo spazio acustico.

Il programma è multidimensionale: l’interazione tra reale e fantastico, già presente nella poetica dei compositori romantici, viene “aumentata” dalle visioni allucinate dei compositori contemporanei e infine estesa ulteriormente grazie allo spazio acustico elettronico.

Benedetto Boccuzzi (New York, 1990) è un musicista eclettico: pianista, compositore, improvvisatore e insegnante. Il suo repertorio come pianista solista e camerista va da Frescobaldi e Purcell alle più recenti composizioni contemporanee passando per Schubert, Debussy e Shostakovich. 
Benedetto si esibisce regolarmente in Italia ed Europa e collabora con la flautista Alessandra Rombolà, la compagnia di danza contemporanea Equilibrio Dinamico (Bari), il coreografo Riccardo Buscarini e la compagnia teatrale La Chambre Magique, per la quale ha composto ed eseguito le musiche di scena per la Salomè di Oscar Wilde con la regia di Michele Suozzo (2019, Teatro Palladium, Roma).
Si è specializzato nell’esecuzione del repertorio contemporaneo lavorando con l’Ensemble Zahir a Siviglia e presso il Teatro Lirico Sperimentale a Spoleto. È stato pianista accompagnatore presso la Scuola Superiore di Musica di Oporto in Portogallo e svolge regolarmente attività di formazione: workshops e lectures sul repertorio contemporaneo, tecniche estese e improvvisazione. Nel 2016 ha concluso con il massimo dei voti e la lode gli studi accademici in pianoforte sotto la guida del M° Roberto Bollea presso il Conservatorio “N. Rota” di Monopoli. Ha studiato con il M° Óscar Martín Castro presso il Conservatorio “M. Castillo” di Siviglia, e si è perfezionato con il M° Carlo Guaitoli presso il Festival della Piana del Cavaliere. Ha studiato composizione con il M° Marco della Sciucca ed il M° Federico Gardella e clavicembalo con il M° Marco Bisceglie. Le sue composizioni, pubblicate da Digressione Music e UCLA Music Library, sono state eseguite in Italia, Germania, Spagna e Romania.
Nel 2021 l’etichetta Digressione Music ha pubblicato il suo primo disco intitolato À Claude, che ha ricevuto ottime recensioni dalla critica internazionale.

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