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laVerdi – Poesie in musica (in collaborazione con Milano Musica). Stanislav Kochanovsky il 13 e 15 maggio, Auditorium di Milano

Poesie in musica Il penultimo appuntamento di Stagione dell’Orchestra Sinfonica di Milano in collaborazione con Milano Musica Venerdì 13 maggio 2022 ore 20.00 Domenica 15 maggio 2022 ore 16.00 Auditorium di Milano, Largo Mahler Witold Lutosławski Musique funèbre Witold Lutosławski Chantefleurs et Chantefables

laVerdi-Kochanovsky-Ph credits Paolo Dalprato
Poesie in musica
Il penultimo appuntamento di Stagione dell’Orchestra Sinfonica di Milano in collaborazione con Milano Musica

Venerdì 13 maggio 2022 ore 20.00
Domenica 15 maggio 2022 ore 16.00
Auditorium di Milano, Largo Mahler
Witold Lutosławski
Musique funèbre
Witold Lutosławski
Chantefleurs et Chantefables per soprano e orchestra
Béla Bartók
Divertimento per orchestra d’archi Sz.113
Orchestra Sinfonica di Milano
Soprano Łucja Szablewska-Borzykowska
Direttore Stanislav Kochanovsky
In collaborazione con Milano Musica

Stanislav Kochanovsky, stella del firmamento della direzione d’orchestra, il cui gesto è stato definito “bello, elegante e raffinato, quasi come stesse ‘scolpendo’ il suono”, torna all’Auditorium di Milano.

Succede venerdì 13 e domenica 15 maggio, rispettivamente alle ore 20 e alle ore 16 insieme all’Orchestra Sinfonica di Milano. In programma Béla Bartók e Witold Lutosławski: del primo verrà eseguito il Divertimento per orchestra d’archi, l’ultimo lavoro che il compositore scrive prima di emigrare negli Stati Uniti nel 1939, ed eseguito per la prima volta nel 1940.

Un brano che cela nel titolo un’intenzione programmatica precisa, e cioè la destinazione all’intrattenimento, elemento attestato dal carattere estroverso, e che si avvicina al Concerto Grosso barocco, caratterizzato dall’alternanza tra il Concertino e il Tutti, in particolare nell’ultimo movimento, in cui le armonie, le voci soliste e l’ensemble completo suonano in imitazione.

Di Lutosławski, invece, verranno proposti e Musique funèbre e Chantefleurs et Chantefables per soprano e orchestra. La prima composizione, datata 1958, rappresenta il vero nesso dell’intero programma: quest’ultima fu infatti scritta proprio in memoria di Il pezzo è composto per una piccola orchestra d’archi di quattro violini, due viole, due violoncelli e due bassi.

La sua prima esecuzione avvenne il 26 marzo 1958 a Katowice dall’Orchestra Nazionale della Radio Polacca sotto la direzione di Jan Krenz, e nel 1959 vinse sia il Premio dell’Unione polacca dei compositori che il Primo premio del Consiglio internazionale dei compositori dell’UNESCO.

La musica vocale di Lutosławski include anche Chantefleurs et Chantefables (1990), per soprano e orchestra su poesie di Robert Desnos, composizione che include elementi di stravaganza, umorismo e meraviglia.

Desnos, attivo nella Resistenza durante la Seconda guerra mondiale, fu arrestato dai nazisti e finì nel campo di concentramento di Terezin, dove morì di febbre tifoide poche settimane dopo la liberazione. Prima di essere arrestato, Desnos aveva inviato al suo editore trenta Chantefables à chanter sur n’importe quel air (Cantafavole da cantare su una qualsiasi aria) che erano stati scritti per i figli di amici e furono pubblicati poco dopo la sua morte.

Altre venti poesie furono in seguito trovate tra le sue carte e aggiunte alla versione che è stata pubblicata nel 1955 come Chantefables et Chantefleurs, una raccolta che è rimasta in stampa da allora. Le ambientazioni che Lutosławski sceglie per queste nove poesie di Desnos sono costellate da vividi dettagli pittorici.

Desnos era per eccellenza il surrealista del sonno, e Lutosławski inizia con la fantasticheria di La Belle-de-nuit (un fiore che sboccia la sera) che sembra quasi una continuazione della sua precedente ambientazione di Desnos, Les espaces du sommeil, gli spazi del sonno. The Grasshopper  (la cavalletta) salta invece in modo brillante e la piccola scena comica di La Véronique torna in uno spazio onirico.

L’Eglantine, l’aubépine, et la glycine (rosa canina, biancospino e glicine), uno scherzo quasi senza senso, precede The Tortoise (la tartaruga), che striscia languidamente, mentre The Rose (la rosa) induce il sonno con una piccola dissolvenza squisitamente calibrata. Il ciclo termina con La farfalla.

Lutosławski usa la sua strumentazione più completa per suggerire la sorprendente raffica di questa orda, che lascia la gente di Châtillon in mezzo a “milioni di farfalle”. A intonare queste interessantissime pagine sarà il soprano Łucja Szablewska-Borzykowska.

Un concerto che rappresenta la prolifica collaborazione tra Orchestra Sinfonica di Milano e Milano Musica, amicizia che da anni si rinnova e che trova un suo coronamento in questo splendido programma novecentesco.

Biglietti
Intero: 36 € in platea, 27 € in galleria. Over 60 e Convenzioni: 27 € (platea), 21 € (galleria). Under 30 e Sostenitori: 19 € (platea), 17 € (galleria).
Orari biglietteria: Martedì – Domenica, 10 – 19;
Recapiti: T. 02 83389.401, e-mail: [email protected]

Conferenza
Il concerto di venerdì 13 maggio sarà preceduto alle ore 18.30 da una conferenza introduttiva nel foyer della balconata, intitolata Musiche d’Europa fra avanguardia e canto popolare. Relatore Marco Brighenti.

“Il concerto, in collaborazione con il 31° Festival Milano Musica, presenta due tra i più importanti compositori del Novecento est-europeo. Béla Bartók trovò nelle inflessioni della musica popolare dell’Ungheria la via per una personale avanguardia, e proprio da Bartók prese il testimone Witold Lutosławski, che proprio con la Musica Funebre in onore del collega ungherese raggiunse la maturità espressiva. All’estrema fase creativa del compositore polacco appartengono invece Chantefleurs et chantefables, in cui si dispiega un alto magistero orchestrale.”

L’ingresso è libero fino a esaurimento posti.

Nella foto in alto: Stanislav Kochanovsky – Ph credits Paolo Dalprato ©

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