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Cappella Musicale del Duomo di Milano all’Auditorium di Milano lunedì 3 aprile, ore 20

Consummatum Est La Cappella Musicale del Duomo di Milano diretta da Mons. Massimo Palombella arriva all’Auditorium di Milano e celebra l’inizio della Settimana Santa  Lunedì 3 aprile 2023 ore 20 -  Cappella Musicale del Duomo Mons. Massimo Palombella Direttore Musiche

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Consummatum Est
La Cappella Musicale del Duomo di Milano diretta da Mons. Massimo Palombella arriva all’Auditorium di Milano e celebra l’inizio della Settimana Santa

 Lunedì 3 aprile 2023 ore 20 –  Cappella Musicale del Duomo

Mons. Massimo Palombella Direttore

Musiche di Giovanni Pierluigi da Palestrina, Cipriano De Rore, Tommaso Ludovico da Vittoria

Quello di lunedì 3 aprile alle ore 20 è un appuntamento molto speciale all’Auditorium di Milano. Fissato simbolicamente il lunedì, proprio all’inizio di quella che nel linguaggio liturgico è chiamata “Settimana Autentica”, il concerto rappresenta il coronamento di un rapporto sinergico di lunga data tra la Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi e la Veneranda Fabbrica del Duomo.

Per la prima volta approda sul palco dell’Auditorium di Milano la meravigliosa Cappella Musicale del Duomo di Milano, la più antica istituzione musicale di Milano (è attiva ininterrottamente dal 1402) e di una delle più antiche d’Europa, guidata dal suo Maestro, Monsignor Massimo Palombella.

Si tratta di una realtà attiva tutti i giorni, che quotidianamente svolge doppie sessioni di prove, due ore con i ragazzi e altrettante con i cantori adulti, in un lavoro quotidiano e intenso che necessita regolarità e disciplina congiunte con un’importante e fondamentale attenzione educativa nei confronti dei ragazzi per i quali la musica, praticata professionalmente, diviene un sano strumento per la formazione integrale della persona.

Coro-Sinfonico-di-Milano-1La Cappella Musicale del Duomo di Milano, infatti, ha sempre creduto fermamente nella formazione avendo, fin dalle origini, una scuola elementare e media annessa ad indirizzo musicale (oggi la scuola “Franchino Gaffurio” con sede a Milano in via Corsico 6, nella centrale area dei Navigli, sezione staccata ad ordinamento musicale dell’Istituto Comprensivo Statale «Thouar-Gonzaga») dove i bambini studiano musica quotidianamente. Un fattore che la contraddistingue, nell’ambito delle realtà del nostro paese, ma che nel mondo anglo-sassone rappresenta la normalità.

Un programma musicale di rara bellezza, sotto il simbolico titolo “Consummatum est”, che significa “Tutto è compiuto”, e si riferisce alle ultime parole di Cristo sulla croce, e rappresenta la traduzione della Vulgata dall’originale greco Τετέλεσται (Tetelestai), dal Vangelo di Giovanni. Il centro del programma è il Passio Domini nostri Iesu Christi secundum Ioannem di Tommaso Ludovico da Vittoria, evinto dall’Officium Hebdomadae Sanctae pubblicato a Roma nel 1585.

Ogni intervento polifonico della Cappella Musicale, in dialogo con i solisti, può essere paragonato a un intenso dipinto ad acquerello, se accostiamo il compositore a un autore a lui coevo che operò nell’alveo delle arti figurative: Caravaggio. L’accostamento non risulterà certo azzardato a chi saprà notare la somiglianza tra i forti contrasti di suono, nel primo, e di colore, nel secondo, e la notevolissima intensità espressiva pur in una piccola forma.

Si crea all’interno del programma un’implicita e duplice polarità: da una parte Giovanni Pierluigi da Palestrina, di cui proporremo Pueri hebraeorum dal manoscritto Cappella Giulia XIII.26, foglio 7r del 1600) e Sicut cervus (dal Liber II Motectorum Quatuor Vocum pubblicato a Milano nel 1587 e conservato nell’Archivio Musicale della Veneranda Fabbrica del Duomo, Busta 106, n. 11), il Princeps Musicæ che sintetizza e compie il rinascimento nell’equilibrio di una grande architettura musicale. E dall’altra, appunto, da Vittoria, capace di intense miniature, come emerge chiaramente nel suo Passio, e nel responsorio Sepulto Domino.

Una musica splendida, che, come afferma Mons. Palombella, richiede particolare dedizione, perché c’è una profonda differenza tra “leggere” e “cantare”: “La musica, come ogni vera disciplina, necessita di studio quotidiano. Occorre, infatti, uscire dalla logica di una mera lettura della musica al fine di eseguirla.

Quando si fa musica seriamente è necessario lo studio approfondito, la ricerca di un suono specifico, pertinente a quella precisa estetica.” Da qui l’importante necessità, per la Cappella Musicale del Duomo, di porre l’accento sulla formazione. “Mi auguro che la partecipazione a questo concerto, dove si verrà a contatto con una punta di diamante del Canto Gregoriano e della produzione rinascimentale circa la passione, morte e risurrezione del Signore, possa essere per tante persone, anche lontane da un’esperienza di “fede”, oltre ad una fruizione estetica, un aiuto per collocare la fatica, la sofferenza, l’insoluto della vita alla luce di un orizzonte più ampio, dal sapore di eternità, di quel “per sempre” che i Cristiani chiamano “Risurrezione”.”, conclude Mons. Massimo Palombella.

Programma:
Canto Gregoriano,
Hosanna filio David (Graduale Triplex [Solesmis, 1979])
Giovanni Pierluigi da Palestrina, Pueri hebraeorum (Cappella Giulia, manoscritto XIII.26, foglio 7r [1600])
Canto Gragoriano, Christus factus est pro nobis (Graduale Triplex [Solesmis, 1979])Tommaso Ludovico da Vittoria, Passio Domini nostri Iesu Christi secundum Ioannem (THOMEA LUDOVIC DE VICTORIA ABULENSIS, Officium Hebdomadae Sanctae [Romae, Apud Alexandrum Gardanum, 1585]); Cappella Sistina 322 [1737], ff 24v-38r)Cipriano De Rore, O Crux benedicta (Cappella Sistina 239-242/IV, 3 [1563])
Tommaso Ludovico Da Vittoria, Sepulto Domino (THOMEA LUDOVIC DE VICTORIA ABULENSIS, Officium Hebdomadae Sanctae [Romae, Apud Alexandrum Gardanum, 1585])
Giovanni Pierluigi da Palestrina, Sicut cervus (IOAN. PETRALOYSII PRAENESTINI, Liber II Motectorum Quatuor Vocum [Mediolani, Apud Franciscum & Hæredes Simonis Tini 1587]) (Archivio Musicale della Veneranda Fabbrica del Duomo, Busta 106, n. 11). Cantus dall’edizione del 1604 (IOAN. PETRALOYSII PRAENESTINI, Motectorum Quatuor Vocibus, Partim Plena Voce et Paribus Vocibus. Liber Secundus [Venetijs, Apud Angelum Gardanum 1604])

Biglietti
Posto unico. Intero: 20 €. Over 60 e Convenzioni: 15 €. Under 30 e Sostenitori: 10 €.
I biglietti sono in vendita presso la biglietteria dell’Auditorium di Milano, oppure online su Vivaticket.
Orari biglietteria Auditorium di Milano: Martedì-Domenica, 10 – 19.
Recapiti: T. 02 83389.401, e-mail: [email protected].

Cappella Musicale del Duomo di Milano La Cappella Musicale del Duomo di Milano è la più antica istituzione culturale milanese, e tra le più antiche al mondo. Attiva ininterrottamente dal 1402 ad oggi, è espressione culturale-artistica della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano e custodisce un patrimonio singolare che si identifica nella musica che i suoi Maestri hanno scritto nel corso dei secoli sino ai nostri giorni, conservata nell’Archivio della Veneranda Fabbrica. Fu nel 1402 che i deputati della Veneranda Fabbrica nominarono il primo cantore e maestro di canto della Cappella Musicale, il musichus Matteo da Perugia. Alla fine del suo mandato la Cappella ebbe la sua organizzazione completa: maestro, organista, vicemaestro, cantori adulti e fanciulli. Lo scorrere dei secoli porta un continuo flusso di maestri d‘eccellenza che contribuiscono all’evoluzione e all’arricchimento del suo patrimonio musicale. Nel XIX si riorganizza la Scuola per l’istruzione dei ragazzi ai quali, secondo l’usanza del tempo, viene affidata la voce acuta (soprani e contralti). Oggi la Cappella Musicale, composta da adulti e ragazzi, è presente nel Duomo di Milano ogni domenica alla solenne Celebrazione “Capitolare” delle ore 11.00 e nelle principali festività dell’anno. Si esibisce regolarmente in concerti in Italia e all’estero; ospite in numerosi festival musicali, recentemente ha partecipato a tournée in Germania (2017) e in Giappone (2014 e 2017).

Mons. Massimo Palombella Mons. Massimo Palombella, nato a Torino, classe 1967, è stato ordinato Sacerdote per la Congregazione Salesiana nel 1996. Ha compiuto studi di filosofia e teologia, conseguendo il Dottorato di Ricerca in Teologia Dogmatica e studi musicali con i Maestri Luigi Molfino, Valentín Miserachs Grau, Gabriele Arrigo e Alessandro Ruo Rui, diplomandosi in Musica Corale e Composizione. Fondatore e Maestro Direttore del Coro Interuniversitario di Roma, ha lavorato nella pastorale universitaria della Diocesi di Roma dal 1995 al 2010. È stato docente di Teologia Sacramentaria, Escatologia e “Musica e Liturgia” alla Pontificia Università Salesiana e al Conservatorio “Guido Cantelli” di Novara, nel biennio di specializzazione in Musica Sacra, di Composizione per la Liturgia, Polifonia Romana e Legislazione della Musica Sacra. Inoltre, è stato docente di Linguaggi della Musica all’Università “La Sapienza” di Roma. Al Conservatorio di Torino e al Pontificio Istituto di Musica Sacra in Urbe ha insegnato Liturgia. Dal 1998 al 2010 ha diretto la Rivista di Musica per la Liturgia “Armonia di Voci”, dell’Editrice ElleDiCi. Dal 2010 al 2019 è stato Maestro Direttore della Cappella Musicale Pontificia “Sistina”, nominato da Papa Benedetto XVI e riconfermato nel 2015 da Papa Francesco. Sotto la sua direzione, la Cappella Musicale Pontificia “Sistina” ha iniziato a incidere in esclusiva con l’etichetta discografica “Deutsche Grammophon”, vincendo nel 2016 l’“Echo Klassik” nella categoria “Choral Recording of the Year” per il CD “Cantate Domino. La Cappella Sistina e la musica dei Papi”. Dal 14 settembre 2021 è Maestro Direttore della Cappella Musicale del Duomo di Milano.

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