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Almanacco Barbanera 2024, “Memoria del mondo” Unesco: ottimismo e tanti consigli in più per un vivere quotidiano consapevole e rispettoso della natura

Un anno di felicità e buone pratiche per tutti Dal 21 ottobre il famoso Almanacco Barbanera, “Memoria del mondo” Unesco, è in libreria e in tutte le edicole d'Italia, insieme al Calendario lunario. Più spazio a

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Un anno di felicità e buone pratiche per tutti
Dal 21 ottobre il famoso Almanacco Barbanera, “Memoria del mondo” Unesco, è in libreria e in tutte le edicole d’Italia, insieme al Calendario lunario. Più spazio a illustrazioni e ottimismo per colorare la vita di ogni giorno

Sostenibile per vocazione, ricco di tradizioni e sempre attento al mondo che cambia, l’Almanacco Barbanera da sabato 21 ottobre torna nelle edicole e librerie italiane con tanti pratici consigli per un vivere quotidiano armonioso e consapevole.

L’almanacco più celebre e longevo d’Italia, riconosciuto “Memoria del mondo” dall’Unesco, è pronto a entrare nelle case degli italiani per portare ogni giorno ottimismo e fiducia nel futuro e seminare un po’ di quella vaga e “socratica” capacità con cui dal 1762 ci esorta a guardare alle cose del mondo con incanto, gentilezza e un pizzico di ironia.

L’edizione 2024, fresca e colorata, si propone nell’elegante veste grafica firmata da Roberta Pinti e con le sognanti illustrazioni di Monica Zani: immagini tratte da antichi almanacchi giocano con soggetti dal gusto contemporaneo e riempiono le pagine di colori che invitano alla meraviglia e sfumano i confini tra passato e presente, suggerendo la ciclicità del tempo su cui si fonda tutto il pensiero di Barbanera.

Barbanera-Alamanacco-2024-1Ogni dettaglio sottolinea la bellezza delle piccole cose, il filo conduttore che attraversa tutto l’almanacco, dai dialoghi tra il saggio filosofo e l’amico Silvano – citazione dei Barbanera settecenteschi – alle pagine del giardino, quest’anno incentrate sui rapporti simbiotici e sulle convivenze pacifiche del mondo vegetale. Rispetto al passato, la nuova edizione si arricchisce di tanti nuovi e utili consigli – ben quattro pagine in più ogni mese – dedicati al verde, alle attività in casa e al benessere personale, con il recupero di antiche tecniche e metodi naturali, qualche gioco per allenare la mente e tenere lontana la pigrizia e pillole per “amarsi un po’”.

Mese dopo mese, le fasi della Luna e il ciclo delle stagioni ispirano le pagine dell’almanacco, esortano a fare tesoro di piccole idee contro lo spreco, a rivalutare antichi rimedi per la cura del corpo e dello spirito e a fare più verde il pianeta attraverso buone e consolidate pratiche per svolgere, al momento giusto e nel modo migliore, i lavori in casa e in cantina, nell’orto e nel frutteto, in giardino e sul balcone. Per i piaceri da condividere a tavola, ogni mese l’Almanacco propone una ricetta delle tradizioni regionali italiane che valorizza ingredienti di stagione conditi con curiosità storiche, scientifiche e culturali.

Oltre che alla terral’occhio attento di Barbanera si alza, come sempre, anche al cielo, che tanto ci incuriosisce e un po’ ci orienta nel sentire e nel vivere quotidiano. Poste in apertura di ogni mese, le pagine dedicate agli astri abbinano alla presentazione delle costellazioni protagoniste del cielo di stagione, suggerimenti su come osservare i principali eventi astronomici senza bisogno di telescopi, curiosità tra mito e scienza e un glossario delle “parole celesti” più comuni.

Naturalmente il Barbanera 2024 non dimentica di riproporre i grandi classici della cultura d’almanacco: le previsioni astrologiche, degli specchietti sintetici sulle coltivazioni e i cibi di stagione, proverbi tramandati di generazione in generazione e la tradizionale tavola delle effemeridi con i santi del giorno, gli orari del levare e calare del sole e della luna, previsioni meteo, curiosità calendariali e le più importanti ricorrenze religiose e civili.

Simbolo universale di un genere letterario che ha contribuito a diffondere cultura per tutti, e per questo riconosciuto “Memoria del mondo” Unesco, l’Almanacco Barbanera continua a farsi narratore e interprete del tempo. Forte di una saggezza antica, ma capace di stare al passo con i tempi, anche questo ottobre torna puntuale in edicola e in libreria, insieme al classico Calendario, per offrire ai propri lettori sempre nuovi spunti per vivere felici.

Barbanera patrimonio dell’umanità, “Memoria del mondo” Unesco
Nel 2015 l’Unesco ha accolto la Collezione Barbanera, conservata presso la Fondazione Barbanera 1762, nel prestigioso registro “Memory of the World”, il programma che censisce e tutela i più significativi patrimoni documentari dell’umanità come l’alfabeto fenicio, la Sinfonia n° 9 di Beethoven, i film dei fratelli Lumière, la Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino, o il Diario di Anna Frank.

Con il titolo di “Memoria del mondo” l’Unesco ha quindi riconosciuto valore di universalità all’Almanacco Barbanera, quale simbolo di un genere letterario che ha contribuito a sviluppare e a trasmettere identità e cultura popolare. Queste le parole riportate nella motivazione espressa dall’Unesco: «Il suo valore è universale e deriva dal suo essere simbolo di un genere letterario che ha contribuito a creare la cultura e l’identità di intere nazioni prima dell’avvento delle più moderne forme di comunicazione di massa».

La Fondazione Barbanera 1762
La Fondazione Barbanera 1762 opera con l’obiettivo di raccogliere, conservare e valorizzare la grande tradizione almanacchistica europea, che ha in Barbanera il suo più autorevole erede, interprete e continuatore. Custodisce oggi la più ricca collezione di lunari e almanacchi al mondo consultabile online, ed è anche un luogo di ricerca, volto a sviluppare pensiero critico sul futuro della tradizione. Nei suoi archivi trovano posto oltre agli almanacchi, libri da risma, edizioni a diffusione popolare e pregiate edizioni di astronomia, astrologia, botanica e medicina popolare. Oltre 50.000 tra volumi e documenti che testimoniano la fortuna e la lunga storia di una cultura antica e quanto mai viva. Tutti i volumi sono disponibili per la consultazione.

Barbanera: Almanacco e Calendario Lunario
Un concentrato di notizie e consigli da tenere in casa, che ci ricorda più da vicino i primi lunari in foglio che fin dal Medioevo viaggiavano per fiere e mercati. Nelle pagine del calendario troviamo le effemeridi, tanti suggerimenti per sapere cosa fare nell’orto, in giardino e in cantina seguendo le fasi lunari, uno sguardo curioso alle stelle e all’oroscopo, e tanta attenzione allo star bene e alle buone pratiche.

Ambientalista per vocazione
Il Barbanera tramanda buone pratiche e suggerisce un più sano rapporto con la Terra e le stagioni già da secoli, quando l’ambiente non era ancora un’urgenza per l’umanità. E da allora non ha mai smesso di offrirci spunti per ritrovare il valore delle sane abitudini quotidiane e per fare la cosa giusta al momento giusto, seguendo il ritmo delle stagioni e il favore della luna. Su questo si basa la coltivazione biologica attenta al recupero di antiche varietà di ortaggi e frutta dell’Orto giardino delle stagioni che circonda la casa editrice, o la scelta di stampare esclusivamente con inchiostri naturali e su carta proveniente da foreste reimpiantate e sostenibili.

La casa di Barbanera, l’almanacco “vivente” nel cuore dell’Umbria
Da più di due secoli e mezzo fedele a sé stesso, eppure sempre al passo con i tempi, l’Almanacco Barbanera nasce in Umbria, a Spello, in un complesso rurale del XVIII secolo di circa 7 ettari. È la casa di Barbanera che ospita in un antico bachificio, la redazione dell’almanaccola Fondazione Barbanera 1762 (con una biblioteca specializzata in almanacchistica e l’archivio storico della Campi, storica casa editrice del Barbanera) e l’Orto giardino delle stagioni, scrigno prezioso di biodiversità, firmato dal paesaggista Peter Curzon, dove convivono ortaggi rari o in via d’estinzione, fiori, erbe officinali e frutti dimenticati selezionati da Isabella Dalla Ragione, della Fondazione Archeologia Arborea. Qui, seguendo i ritmi del cielo e della terra e il crescere e il calare della luna, si sperimenta ogni giorno la filosofia da sempre suggerita da Barbanera.

Una storia lunga 262 anni
Per lunghi secoli, e soprattutto dall’illuminismo in poi, lunari e almanacchi sono stati la lettura popolare più diffusa, accessibile a tutti per economicità e chiarezza dei contenuti.  Tra quelli stampati in Italia, il più celebre e longevo è sicuramente il Barbanera, presente già dalla metà del ‘700 nella doppia forma di lunario da parete e di almanacco, fin da subito destinato a diventare in Italia una sorta di “vangelo” per i ceti rurali che ne traevano insegnamenti indispensabili per la conduzione delle terre e un riferimento culturale e identitario per tutti, come testimoniano le centinaia di romanzi, racconti e poesie che lo citano e ne confermano la grande fortuna popolare. Il Barbanera riscosse un tale successo che tutto l’Ottocento fu caratterizzato da coedizioni autorizzate in altre città d’Italia e da controversie legali con un’infinità di copie pirata.

Certo è che, viaggiando per fiere e mercati, il Barbanera, anche con i suoi cloni, per lungo tempo ha contribuito all’unificazione culturale e linguistica d’Italia, alla diffusione e “semplificazione” di saperi più complessi, a tramandare tradizioni antiche e utili per la vita di ogni giorno.  Molte fonti attestano come spesso il Barbanera fosse l’unico “libro” a entrare nelle case, con le sue immagini della luna e le previsioni del tempo. Nella prima metà del Novecento la casa editrice Campi, nata a Foligno nel 1892, acquisisce in esclusiva il marchio Barbanera rinnovandone contenuti e modalità distributive.

Affiancando le edicole ai venditori ambulanti e ai cantastorie, il Barbanera raggiunge ogni angolo della penisola italiana insieme ad altre edizioni in foglio che raccontavano “fattacci” di cronaca, “miracoli”, pronostici o riportavano i testi delle canzoni più in voga. Nel 1939 i fogli volanti con i testi delle canzoni divennero “Il Canzoniere della Radio”, da cui prese le mosse nel 1952 “TV Sorrisi e Canzoni”, creato da Agostino Campi e pubblicato dalla sua casa editrice fino al 1980.

Barbanera nelle memorie letterarie
Il Barbanera è citato in tutti i più importanti dizionari italiani (Zingarelli, Devoto-Oli, Treccani, Sabatini Coletti e De Agostini). Con la sua tradizione e il suo immaginario, è stato accolto nelle opere di numerosi personaggi illustri: da Luigi Capuana a Luigi Pirandello, da Gabriele D’Annunzio (che lo definì il ‘fiore dei Tempi e la saggezza delle Nazioni’) a Eugenio Montale, da Maria Luisa Spaziani a Leonardo Sciascia, senza dimenticare Gioacchino Belli, Vasco Pratolini, Gesualdo Bufalino e tanti altri autori contemporanei come Oriana Fallaci, Umberto Eco, Loriano MacchiavelliAndrea Vitali o Giacomo Papi.

A metà tra storia e leggenda: Barbanera filosofo della natura
Noto come filosofo, astronomo e astrologo degli Appennini, eremita, conoscitore di erbe e osservatore curioso della natura, Barbanera è passato alla storia per la proverbiale saggezza e la bontà delle sue previsioni. Sembra sia vissuto a Foligno nel corso del Settecento, e la sua vita, ancora oggi ammantata di mistero, ci restituisce la figura di un affascinante personaggio dalla folta barba nera depositario di antichi saperi e dispensatore di consigli e “avvisi ad uso degli agricoltori”. Che sia mito o realtà, certo è che proprio nella città umbra già nel 1762 Barbanera diede alle stampe il suo primo lunario, cui seguirono anno dopo anno sempre nuove edizioni. Per l’efficacia dei consigli e la capacità di parlare a tutti, la sua fama crebbe di giorno in giorno travalicando i confini regionali, fino a fare delle sue “creature” il Calendario e l’Almanacco italiani per antonomasia.

Barbanera

Spello (Pg), 16 ottobre 2023

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