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A Muschio Selvaggio ospiti Marco Travaglio e Daniele Capezzone

Ospiti Marco Travaglio e Daniele Capezzone un acceso dibattito sulla politica e sulle sfide dell'informazione contemporanea Lunedì 19 febbraio alle 12:00 sarà online la nuova puntata di Muschio Selvaggio, ospiti Marco Travaglio, direttore de “Il Fatto

Ospiti Marco Travaglio e Daniele Capezzone un acceso dibattito sulla politica e sulle sfide dell’informazione contemporanea

Lunedì 19 febbraio alle 12:00 sarà online la nuova puntata di Muschio Selvaggio, ospiti Marco Travaglio, direttore de “Il Fatto Quotidiano” e Daniele Capezzone, direttore editoriale del quotidiano “Libero”. La puntata si apre con l’affermazione di Davide Marra, “Non sempre i remake sono peggiori dei film originali”, facendo riferimento allo storico scontro, avvenuto ben 16 anni fa, tra i due protagonisti in una nota trasmissione televisiva, quando al governo c’era ancora Berlusconi. Il confronto si apre proprio da questo argomento, si parla delle elezioni, della Meloni, della destra, della sinistra e delle loro differenze. E ancora dell’ingerenza della politica nella RAI, del Mes, dell’Europa, di promesse fatte e non mantenute, di una opposizione che sembra essere più legata alle poltrone che alle vere battaglie che dovrebbe combattere.

Capezzone più avanti parlando della Meloni afferma: “Lei oggi ti può piacere o no, puoi criticarla su 50.000 cose, ma è diventata la rock star della politica internazionale, tutti la rispettano, nel consiglio europeo di queste ore onestamente è lei che ha trovato un’intesa anche con Orbán su una serie di cose…” e poco dopo aggiungeè in una condizione di centralità che nessuno pensava, quando lei vinse le elezioni del 22 il coro era lo spread ci sommergerà, e invece lo spread è calato, le borse crolleranno, e invece sono cresciute del 28%, l’economia crollerà, e invece siamo andati meglio di molti altri”.

TravaglioIo non ho pensato per un solo giorno che la Meloni si sarebbe messa contro i poteri forti europei e americani, lo si capiva già prima delle elezioni che si sarebbe messa d’accordo con Von der Leyen, con i falchi d’Europa e con Biden quindi io non ho mai pensato che ci sarebbe stato uno scontro tra l’Europa e la Meloni, io constato che purtroppo si è messa d’accordo con quelli a cui aveva promesso di far finire la festa e invece mi sa che la festa è finita per noi non per loro!”.

Si apre poi un confronto sulla situazione dell’editoria italiana e sulla stampa, in modo particolare sull’informazione online che verte solo al sensazionalismo spiccio con titoli acchiappa click. Fedez affermaVi faccio un esempio banale io ho contato gli articoli su Chiara Ferragni e il caso Balocco sul mese di dicembre. Voi sapete quanti articoli la stampa italiana ha dedicato al caso Balocco nel mese di dicembre? 6492. Sapete quanti articoli nel mese di dicembre sono stati scritti sulla guerra in Palestina? 4.300. Sapete quanti sui femminicidi? 1.300.”

Marra porta l’attenzione anche su un altro aspetto: se è vero che lo spazio online è infinito, è anche vero che c’è una limitata capacità di selezionare le notizie. “Oggi è molto difficile sull’online, è difficile far arrivare notizie all’interno di una cloaca o di cose ininfluenti oppure notizie anche false. Cioè la difficoltà è la selezione della notizia”.

Capezzone riporta i dati di una statistica americana da cui emerge che un utente medio dedica a un qualunque contenuto online tra i 9 e i 17 secondi “Guarda quante volte tu fai un tweet e trovi sotto una risposta che non è gentile o sgarbata, ma semplicemente non c’entra niente perché non hanno letto!”. E proprio in relazione a questo si apre una riflessione su quanto siano determinanti gli algoritmi dei motori di ricerca e delle piattaforme Social. I titoli degli articoli, purtroppo, spesso sono più importanti del contenuto stesso, perché quasi sempre non si va oltre. Il discorso si sposta sui social e sul loro utilizzo e Travaglio a un certo punto affermaL’importante è che poi, se stai sui social, devi sapere che i social sono come il sifone a U, se ci butti dentro merda ti ritorna in faccia prima o poi!”.

Fedez porta sul tavolo un argomento già affrontato in altre puntate, la sua speranza che, prima o poi, a ogni profilo social sia associata una persona reale che possa essere rintracciata esattamente come avviene nel mondo reale. Si apre una discussione molto interessante, Travaglio afferma: “Bisogna dare delle regole, ma guai a mettere i gendarmi! Guai a mettere i gendarmi” e Capezzone aggiungeMa no! Io scappo via. Ma tu allora primo: chi regola? Secondo: chi fa rispettare le regole? Terzo: in genere si parte con le buone intenzioni, cioè arriva quello educato che dice facciamo una regolamentazione soft. Dopodiché arrivano 172 articoli di norma, ma tu sei impazzito! (riferendosi a Fedez). Il discorso si concentra su quanto sia fondamentale garantire la libertà di espressione, assurdo pensare che siano i governi o le piattaforme social a stabilire cosa può essere detto o meno, si arriva a parlare anche della fake news e dell’importanza di fornire degli strumenti a chi fruisce dei media “perché non c’è nessun mezzo che è cattivo, è come lo usi” afferma Travaglio e poco dopo aggiunge “L’importante è imparare secondo me, una delle cose che bisognerebbe insegnare a scuola, dato che i ragazzi vivono dentro gli smartphone, è insegargli a usarli”.

Fedez introduce un argomento controverso: come, a volte, alcuni giornalisti usino “un metodo” per creare la notizia a tutti i costi e racconta dell’intervista fatta a Matteo Mariotti e di quanto successo con Selvaggia Lucarelli e riporta che il ragazzo ha pensato persino a un gesto estremo e aggiungeAllora a quel punto io mi domando: ci possiamo interrogare sul fatto che associare la parola fact checking e debunking a delle recensioni di ristoratrici o alla raccolta fondi di un ragazzino che ha appena perso una gamba, forse non scomoderei termini come fact checking e debunking?”. Marra specifica subito che lui stima Selvaggia Lucarelli e ha condiviso molte delle sue inchieste, ma che in questo caso ha trovato il tono utilizzato nei confronti di Matteo sproporzionato e che sarebbe corretto modulare il tono in base al soggetto dell’inchiesta. Capezzone poco dopo affermalo stesso vale per la ristoratrice cioè, facciamo anche l’ipotesi meno simpatica per lei, che la recensione fosse taroccata e sti cazzi! Tu non puoi applicare la stessa forza che applichi a una polemica su Chiara Ferragni a una signora che ha la trattoria nel lodigiano e che il massimo dei problemi che ha è sistemare 12 tavoli il sabato sera. Tu non puoi non considerare che se usi la bomba atomica contro una persona normale quella non regge”.

Travaglio concordanon si può sparare con il bazuca a un moscerino” e sottolinea che, secondo lui, il tono impiegato da Selvaggia Lucarelli nel caso di Matteo Mariotti non è assolutamente uguale a quello utilizzato in altre inchieste. Fedez dissente e sottolinea che su Matteo sono state fatte delle affermazioni false. La discussione si anima e inizia un serrato botta e riposta, Travaglio: “ma lei non se l’è presa con un ragazzino senza una gamba”, Fedez rispondeMarco ma lo hai letto quello che ha scritto? e poco dopo aggiungeche senso ha dire: il ragazzo è antipatico ai fini di un’inchiesta su una raccolta fondi? Voci di corridoio ci dicono che il ragazzo è antipatico”. Travaglio difende l’operato di Selvaggia Lucarelli affermando che è un filone nobile del giornalismo a tutela dei consumatori, che è sacrosanto fare una raccolta fondi ma che occorre essere chiari e fare poi una rendicontazione chiara di come vengono utilizzati i soldi. Fedez: “Bisogna dare il tempo”. Si parla anche del caso Pedretti e afferma “La storia della povera ristoratrice è ancora più minuscola perché la signora è andata sui social con quella cosa che è stata messa in dubbio, è una polemica che doveva finire lì, sui social, chi è che l’ha moltiplicata fino a farne un caso nazionale?Fedez: “Selvaggia Lucarelli perché prima non era una notizia”.

Fedez più volte accusato da Travaglio di avere un risentimento profondo nei confronti di Selvaggia Lucarelli ci tiene a precisare “rispondo velocemente a questa cosa, io non ce l’ho con Selvaggia Lucarelli per il caso Balocco, io ce l’ho più per il fatto che lei insieme a Serena Doe ha asserito che io sono guarito di un cancro al pancreas in 10 giorni perché sono ricco, stesso cancro al pancreas che ha ucciso Steve Jobs, chiusa parentesi”.

Marra riporta il discorso su un tema più generale e ribadisce la sua posizione: è giusto fare delle inchieste, ma è importante l’uso del linguaggio e fa altri esempi di giornalismo in cui viene usato un tono aggressivo e a volte fuorviante. Travaglio: “Guarda io distinguo i giornalisti tra quelli che portano notizie vere e quelli che portano notizie false, a me Lucarelli ha portato solo notizie vere, spero che continui e ognuno usa i toni che vuole”.

Capezzone poco dopo afferma: “Quello che non mi convince sono due cose: la prima è il dosaggio delle forze, la puoi girare come vuoi, ne stiamo parlando da un quarto d’ora, ma sparare a palle incatenate contro uno che sta in un letto intubato …”

Travaglio rispondeinfatti era su chi raccoglieva i soldi”. Capezzone dissente e poco dopo aggiungeMa cosa ci voleva, io sbaglio 10 volte al giorno, ok? Cosa ci voleva da parte di Selvaggia dire ho fatto 50 cose belle stavolta ho pestato un merdoneTravaglio ribatteMa perché scusa? Ma perché se ha fatto bene!? Ha fatto benissimo”. Capezzone: “Ma dai, ma come ha fatto bene?”

La discussione si anima sempre di più e il confronto diventa sempre più serrato finché Travaglio chiede: “Ma che gliel’ha mangiata Selvaggia Lucarelli la gamba?” dopo un po’ Capezzone affermaLo squalo gli ha mangiato la gamba e lei gli ha mangiato il cuore”!

Il dibattito prosegue, si torna a parlare dell’importanza dei toni, delle conseguenze dello stare sui social, del rapporto tra Fedez e la Lucarelli, non mancano anche scambi di battute tra ospiti e conduttori e verso la fine Capezzone affermaNon so però ci siamo dimenticati di parlare della Lucarelli mi pare!”.

Nell’immagine in evidenza: da sx Mr. Marra, Marco Travaglio, Daniele Capezzone e Fedez – Ph.Credit Muschio Selvaggio ©

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